Nel 2023 le famiglie italiane hanno speso mensilmente il 4,3% in più dei 12 mesi precedenti, ma è soltanto un’apparenza: considerato infatti che l’inflazione ha fatto lievitare i prezzi del 5,9%, in termini reali i consumi sono calati dell’1,5%. La spesa media mensile per famiglia, così, si assesta sui 2.738 euro al mese, dei quali 138 euro vanno in beni e servizi per la cura della persona e 118 euro per la salute. E se quasi l’80% degli italiani dice di avere confermato anche nel 2023 la spesa per visiste e accertamenti medici sostenuta nell’anno precedente, più di una famiglia su tre afferma di avere ridotto quella per cura e igiene della persona. La fotografia arriva dall’Istat e riguarda le spese sostenute dalle famiglie italiane nel 2023: si tratta di un’analisi a 360 gradi che investe tutte le categorie di acquisto, quindi anche quelle che riguardano salute e cura della persona, ma i dati meritano una lettura da parte della farmacia anche per ciò che dicono riguardo alle differenze sociali.
Cominciamo dall’evidenza chiave: il forte aumento dei prezzi che ha caratterizzato il 2023, dice l’Istat, è stato fronteggiato dalle famiglie risparmiando meno o attingendo ai risparmi da una parte e modificando le proprie abitudini di consumo dall’altra. La propensione al risparmio, infatti, scende nell’ultimo anno al 6,3%, oltre un punto di differenza rispetto al 2022 (7,8%) e quasi due rispetto al pre-Covid (8% nel 2019).
Nella spesa per generi alimentari, la tendenza degli italiani è quella di risparmiare: i consumi nel 2023 crescono del 9,2% rispetto all’anno precedente (526 euro mensili, pari al 19,2% della spesa totale) ma nello stesso periodo i prezzi di alimentari e bevande analcoliche sono cresciuti del 10,2% (variazione su base annua dell’Ipca), dunque in realtà la spesa si è contratta. E infatti, dice l’Istat, le famiglie che dichiarano di avere provato a limitare nel 2023 la quantità e/o la qualità dei prodotti alimentari acquistati sono il 31,5%, mentre nel 2022 erano il 29,5%. La spesa non alimentare, invece, cresce del 3,2% rispetto al 2022 (in media 2.212 euro mensili, l’80,8% del totale), Due buone notizie per le farmacie: tra le voci che rispetto al 2022 crescono maggiormente c’è la spesa che riguarda Beni e servizi per la cura della persona, servizi di protezione sociale e altri beni e servizi (+14,5% sul 2022, 138 euro al mese), ma a lievitare è anche la spesa per la Salute (+3,8%, 118 euro mensili a famiglia).
Un’altra evidenza da annotare: le spese relative a sanità e beni e servizi per la cura e l’igiene personale sono tra quelle che nel 2023 sono state confermate dal maggior numero di famiglie: il 79,1% di loro ha detto di non avere modificato le proprie spese per visite e accertamenti medici (a fronte di un 16,2% che invece le ha ridotte e di un 4,7% che invece le ha aumentate), il 63,3% ha detto di avere confermato le spese dell’anno precedente per cura e igiene personale (il 35,4% le ha ridotte, l’1,3% le ha aumentate).
Meritano una riflessione, infine, i dati sulle abitudini di spesa per gruppi sociali: nel 2023 la spesa media mensile per una famiglia di una sola persona si è assestata a 1.972 euro, cioè il 70% circa di quella delle famiglie di due componenti e il 60% circa di quella delle famiglie di tre componenti. Tutte le famiglie da due a quattro componenti, inoltre, aumentano significativamente la propria spesa per consumi, con quelle di quattro persone che fanno registrare l’incremento più elevato rispetto all’anno precedente (+7,8%). Le coppie con un figlio rappresentano le famiglie che destinano maggiori risorse alle spese per Beni e servizi per la cura della persona, servizi di protezione sociale e altri beni e servizi (5,7%, 193 euro mensili). Infine, la quota di spesa più elevata per la salute si osserva tra le coppie senza figli con persona di riferimento – cioè l’intestatario della scheda familiare in anagrafe – di età anziana (6%, 165 euro).