Integrazione Comifar-Admenta, secondo step. Dopo l’annuncio (ai primi di febbraio) della costituzione di Phoenix Pharma Italia, holding con sede a Milano dove convergono tutte le attività del gruppo nel nostro Paese, per le due società è ora tempo di «allineare» le condizioni contrattuali con i fornitori, ossia l’industria. Lo ufficializza senza giri di parole la lettera inviata nei giorni scorsi da Comifar a numerosi produttori del comparto farmacia, generico ed extrafarmaco, nella quale si riportano le nuove condizioni generali di acquisto che le società del gruppo (Comifar Distribuzione spa, Difarma spa e Spem spa) «applicheranno a tutte le forniture» decorsi trenta giorni dall’arrivo della comunicazione all’azienda produttrice.
Tra le nuove condizioni, spicca in particolare l’applicazione di uno sconto del 3% su tutte le fatture dei fornitori saldate da Comifar entro 60 giorni dall’emissione, più una «fee logistica pari al 2% del fatturato sviluppato» da versare a cadenza semestrale. Lo sconto, spiega il gruppo nella lettera, è giustificato tra le altre cose dai «costi amministrativi per la gestione delle attività correlate alla fornitura, incluse le attività di anagrafica e fatturazione», mentre la fee del 2% discende «dall’incremento dei costi di gestione dell’apparato logistico delineatosi in particolar modo nell’ultimo anno, per la crescita del tasso di inflazione e per l’aumento dei costi del carburante».
Novità anche nelle condizioni che riguardano variazioni dei prezzi e resi. Per quanto concerne le prime, Comifar avverte con la sua lettera che qualsiasi modifica «dovrà esserci comunicata per iscritto con un
preavviso di almeno 15 giorni, che diventano 45 in caso di incrementi di prezzo». A proposito di resi, invece, l’indicazione che arriva dal gruppo è che i rimborsi avverranno entro 60 giorni dall’emissione di nota di credito da parte del fornitore, applicato un mark up del 10% a favore di Comifar «in ragione dei costi logistici sostenuti per la movimentazione e l’allestimento, compreso il costo per l’eventuale richiesta di distruzione».
Come detto, la lettera giustifica le nuove condizioni generali di acquisto con la necessità di «allineare e armonizzare con il Gruppo Admenta le condizioni relative ai rapporti di fornitura per tutti i nostri fornitori, come parte del processo post-acquisizione». E infatti, una lettera dagli stessi contenuti è stata inviata ai propri fornitori anche da Farmalvarion, la società di Admenta attiva nella distribuzione farmaceutica intermedia, nell’ambito di una “sinergia” di costi e posizionamento che certamente investirà anche altre attività. Intanto, l’iniziativa ha creato turbolenze nel comparto della distribuzione intermedia, con alcuni grossisti che stanno già valutando se adeguare a loro volta le condizioni di acquisto.