Leishmaniosi, i consigli con cui il farmacista può essere riferimento per i proprietari di cani

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In Italia ci sono più famiglie con animali domestici che con figli e per questo il mercato dei prodotti veterinari rappresenta un grande potenziale per la farmacia, che andrebbe ulteriormente sviluppato. Il farmacista può diventare punto di riferimento per i proprietari di pet su tutta una serie di tematiche che lo vedono protagonista di un consiglio qualificato. Per esempio, può offrire informazioni e consigli sulla prevenzione di una patologia assai comune, ma al contempo molto pericolosa per i nostri amici a quattro zampe.

La Leishmaniosi è, infatti, una grave malattia trasmessa dalla puntura del pappatacio, un insetto vettore poco più piccolo di una zanzara (misura 2-3 mm), che, però, non ronza come quest’ultima. La Leishmaniosi è una zoonosi, ovvero una malattia infettiva che può essere trasmessa dall’animale all’uomo, attraverso la puntura del pappatacio. In passato le aree più a rischio erano quelle con temperature più miti, in cui era maggiore il rischio di punture. Oggi, a causa delle alterazioni stagionali, si assiste a un prolungamento del periodo di punture. L’Italia, in particolare, è considerata oggi tutta endemica, comprese le zone collinari prealpine e preappeniniche, non soltanto, dunque, le coste.

Quali i sintomi nel cane?

La Leishmaniosi è una malattia che nella maggior parte dei casi ha decorso cronico caratterizzato da una sintomatologia differente a seconda degli apparati colpiti. Non sempre l’infezione porta alla malattia: alcuni cani infetti rimangono tali per tutta la vita, pur essendo asintomatici.
I segni clinici più frequenti possono interessare diversi organi come la cute, l’occhio o i reni. Oppure possono avere carattere sistemico come, per esempio, perdita di appetito, dimagramento, vomito, diarrea, astenia, intolleranza all’esercizio fisico, zoppia ed epistassi.
La prevenzione è fondamentale: una volta contratta l’infezione, l’animale va monitorato per tutta la vita per valutare la comparsa di segni e sintomi correlati alla malattia. La terapia, infatti, consente di tenere a bada i sintomi, ma molto raramente permette la guarigione parassitologica dell’animale, che, quindi, rimane infetto per tutta la sua vita.
L’applicazione di presidi con effettiva attività repellente è importantissima non soltanto per i soggetti sani, ma anche per gli animali infetti o malati: questo contribuisce a evitare la diffusione dell’infezione ad altri cani e all’uomo e, allo stesso tempo, evita l’inutile esposizione a nuove punture, che nei cani malati possono andare a peggiorare il quadro clinico preesistente. La lotta alla diffusione della malattia si fonda, infatti, su due principali fattori: la protezione dalla puntura del pappatacio e la vaccinazione, che deve effettuarsi su soggetti sieronegativi.

Quale la prevenzione più efficace?
Il miglior modo per ridurre in modo significativo la diffusione di questa malattia consiste nel combinare l’associazione del trattamento vaccinale contro la Leishmaniosi con un antiparassitario topico specifico con attività repellente. Scalibor Protector Band di MSD Animal Health è il collare antiparassitario per cani a base di deltametrina che protegge dalla puntura del flebotomo per 12 mesi, riducendo il rischio di trasmissione della Leishmaniosi. Il contatto occasionale con l’acqua non pregiudica l’efficacia del collare, che può essere applicato a partire dalle 7 settimane di vita ed è ben tollerato anche in gravidanza e allattamento. Senza obbligo di prescrizione, protegge, inoltre, dalle pulci per 4 mesi e da zecche e zanzare per 6 mesi.

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