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Il “live shopping” fa proseliti tra le farmacie online. Le esperienze di Farmacia Loreto e Atida eFarma

Filiera

Le vendite in streaming, l’ultimo grido in fatto di “social marketing”, sbarcano anche sulle farmacie online. Due per il momento: Farmacialoreto.it, l’e-commerce della catena Farmacie Italiane, ed Atida eFarma, la farmacia online fondata da Francesco Zaccariello e acquisita nell’ottobre 2021 dal gruppo internazionale Atida. Il format ricalca più o meno quello delle televendite che vanno in onda sui canali tv del digitale terrestre o sui cosiddetti social network, che prevede dedica ogni singola puntata alla presentazione/commercializzazione di un prodotto o di un brand. Con due differenze importanti però: primo, le vendite sono trasmesse in diretta internet, in questo caso dai siti delle due “web-pharmacies”, e poi rimangono in repository per poter essere riviste anche in differita; secondo, a presentare i prodotti in video non sono “televenditori” o web-influencer, ma farmacisti in camice e ossa che spiegano, consigliano e rispondono alle domande del pubblico (sotto, tre immagini dalle differite proposte sul sito).

La prima a cimentarsi con il format è stata Farmacialoreto: «Siamo partiti a settembre dopo due o tre mesi di preparativi» spiega a Pharmacy Scanner Umberto Gallo, amministratore delegato di Farmacie Italiane «inizialmente proponevamo un paio di televendite al mese, ora ne facciamo dalle sei alle otto di 30-60 minuti ciascuna». I prodotti in offerta appartengono alle principali categorie dell’extrafarmaco, con i cosmetici a trainare seguiti dagli integratori. «Da qualche mese poi» riprende Gallo «abbiamo anche iniziato a proporre alcune “pillole” d’informazione sulle patologie più diffuse, del tutto sganciate da prodotti o marchi commerciali e dirette soltanto a fornire consiglio su come riconoscerle e che cosa fare».

 

 

L’impegno organizzativo richiesto da queste dirette non è indifferente: «In onda mandiamo solitamente da uno a tre farmacisti» conferma Gallo «ma dietro le videocamere ne abbiamo altri tre-cinque che gestiscono le domande in arrivo dagli spettatori tramite chat scritta, poi i tecnici e la regia. Complessivamente sono 25-30 persone, per un impegno che certamente non è da tutti. Va detto poi che i nostri farmacisti vanno in diretta dopo essere stati opportunamente formati, perché neanche nello streaming si può improvvisare: occorre sapersi muovere, avere prontezza nel parlare, saper dare le giuste risposte in pochi istanti».

I risultati, se non altro, sembrano ripagare, almeno a giudicare dai dati che snocciola Umberto Gallo: «In media si collegano alle dirette ventimila navigatori e di questi 2-3mila scrivono via chat per avere informazioni sul prodotto o fare domande. È più che buono anche il tasso di conversione, visto che durante gli streaming registriamo in media un acquisto al secondo». Come detto, conclusa la diretta il video resta sul sito e può essere consultato anche in differita, generando così nuovi contatti. «Fino a 250mila» conclude Gallo «il che rende le vendite in streaming un’opportunità non solo di vendita ma anche di brand awareness (riconoscibilità del marchio, ndr) non solo per noi ma anche per il prodotto promozionato. Abbiamo già contratti per 200 brand».

Per Atida eFarma, invece, l’esordio nel live shopping è stato più recente. «Per ora ci teniamo su un paio di dirette al mese» spiega a Pharmacy Scanner Francesco Zaccariello, managing director per l’Italia di Atida «le prime due abbiamo avuto per brand Istituto Ganassini e Miamo. Il nostro formst prevede la presenza in studio di un farmacista del nostro team e di un esperto del brand, che parlano del prodotto e danno consigli. Ogni diretta dura dai 40 ai 60 minuti ed è diffusa dal nostro portale di e-commerce. L’obiettivo, a regime, è di proporre una televendita al giorno».

 

 

Le dirette in programma (sopra, tre immaini) vengono annunciate e pubblicizzate sui canali social della farmacia online, e i primi risultati sono lusinghieri. «Contiamo qualche migliaio di visualizzazioni» dice Zaccariello «e il convertion rate è buono. Abbiamo voluto trasmettere le dirette dal nostro portale anziché da Facebook o Instagram perché riteniamo che il cliente che viene a vederci sul sito è più motivato e attento, chi naviga su Facebook lo fa principalmente per svago e quindi è più distratto». Anche per Zaccariello, infine, la marcia in più del live shopping è il contributo che assicura in termini di brand awareness. «I clienti si fidelizzano con il brand ma anche con i farmacisti che presentano le dirette. Tant’è vero che nel nostro team sono emersi alcuni giovani portati a questo genere di comunicazione che hanno chiesto di continuare a lavorare in questa modalità. In fondo è un nuovo modo di consigliare e assistere il cliente, che piace soprattutto ai farmacisti più giovani e “digitalizzati”».

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