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Il gigante della gdo Walmart si compra una farmacia online tipo “Pillpack” e sfida le catene americane. E Amazon

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Anche Walmart, la catena di supermercati più grande degli Stati Uniti con oltre 4.700 punti vendita in tutto il Paese, si è comprata una “Pillpack”. L’acquisizione risale al mese scorso e la società inglobata si chiama CareZone, una startup con quartier generale a San Francisco che – proprio come la farmacia online di Amazon – gestisce il refill delle ricette (ossia il rinnovo della prescrizione) e nel caso recapita a casa i farmaci già ripartiti in dosi unitarie, ossia in sacchetti sigillati con le pillole da assumere giorno dopo giorno.

 

Chi è CareZone

Come Pillpack di Amazon, CareZone è una startup che gestisce le terapie dei pazienti cronici. La sua piattaforma, tramite app, tiene traccia dei farmaci prescritti, ricorda il refill delle ricette e, nel caso, assicura il recapito a casa in confezioni già ripartite per dose giornaliera.

L’app dispone di una funzione per la lettura dei codici a barre che consente di registrare sullo smartphone tutti i farmaci previsti dalle proprie terapie. Se poi si chiede il recapito a casa delle nuove forniture, l’applicativo tiene traccia della spedizione e avvisa per tempo del passaggio del corriere.

 

Walmart, in particolare, ha acquisito piattaforma e diritti di sfruttamento dell’app, che a otto anni dalla nascita conta più di 5 milioni di installazioni e gestisce oltre 15 milioni di ricette all’anno. «Questa operazione» ha dichiarato il co-fondatore e direttore tecnico di CareZone, Walter Smith «crea un’opportunità unica per ridefinire la futura offerta digitale di salute e benessere. Il nostro team è entusiasta di portare in Walmart le sue conoscenze e applicarle in un gruppo così vasto».

La notizia dell’acquisizione ha immediatamente catturato l’attenzione della stampa economica americana, che ha sottolineato gli effetti dell’acquisizione sugli equilibri di mercato: Walmart, è la valutazione di molti osservatori, lancia un guanto di sfida alle grandi catene di farmacie come Walgreens o Cvs (l’insegna, non va dimenticato, schiera un corner di farmacia in molti dei suoi supermercati) e alla stessa Amazon, che Walmart considera il suo principale concorrente globale.

 

L’app dispone di un alert che ricorda quando assumere i farmaci, chiedere al medico la ripetizione della ricetta, registrare parametri come la glicemia o la pressione arteriosa.

 

Ma la sfida di Walmart alle catene di farmacia e ad Amazon non si limita all’e-commerce farmaceutico. Secondo quanto riferisce un articolo del canale economico Cnbc, infatti, il gruppo aprirà entro la fine dell’anno almeno sei retail clinic Walmart Health. Il format, presentato per la prima volta nell’estate scorsa (vedi articolo di Pharmacy Scanner), conta già quattro applicazioni ma i programmi puntano a una veloce espansione della rete, che dovrebbe arrivare a 16 retail clinic entro il 2021.

Rispetto ai rivali (Walgreens aveva annunciato nelle settimane scorse l’apertura in cinque anni di 500-700 cliniche “Village Medical” accanto alle sue farmacie, Cvs Health ha fatto sapere di voler aprire entro la fine dell’anno circa 600 Health Hub) Walmart ha il vantaggio di poter lavorare su un concetto ancora più allargato di “one-stop-health, cioè sanità “tutto-sotto-lo-stesso-tetto”: le retail clinic, infatti, sorgeranno accanto alle sue farmacie che a loro volta stanno all’interno dei suoi supermercati. Come ha detto alla Cnbc James Gardner, consulente per l’assistenza sanitaria, «i clienti possono fare la spesa mentre il marito o la moglie vengono visitati dal medico. Il modello offre parecchi vantaggi che renderanno ancora più semplice la vita delle persone».

 

A sinistra, la farmacia di un supermercato Walmart. A destra, la reception di una retail clinic del gruppo: in fondo, le porte che mettono in comunicazione la clinica con il centro commerciale.

 

Le cliniche, inoltre, condividono il parcheggio con i supermercati del gruppo, hanno un ingresso indipendente dall’esterno ma anche uno interno in comune con il punto vendita e occupano una superficie tra i 400 e gli 800 mq. A lavorare nelle strutture sono medici, infermieri, dentisti, consulenti e optometristi assunti da Walmart e gli spazi comprendono una sala d’attesa, vari ambulatori per esami e altri spazi per eventi collettivi come lezioni di yoga o seminari di educazione sanitaria.

Ma la leva sulla quale Walmart sembra fare più affidamento per essere competitivo nei confronti dei rivali è il prezzo: anziché puntare sul mercato delle assicurazioni sanitarie (Csv ha acquistato due anni fa Aetna, una delle principali compagnie americane, Wba ha concluso una partnership con un altro colosso del settore, Unitedhealthcare) le cliniche Walmart Health propongono prestazioni in regime privato a prezzi convenienti: un checkup completo costa 25 euro, un test per lo streptococco 17 euro, una visita odontoiatrica 21 euro (radiografie comprese), un consulto medico 38 euro. Questo non significa che le retail clinic non siano assicurate con le assicurazioni, ma i prezzi sono così bassi che per alcuni pazienti è più conveniente pagare di tasca loro.

In più, riferisce ancora la Cnbc, Walmart sta valutando la possibilità di proporre al pubblico un proprio programma sanitario, che darebbe accesso a un pacchetto di prestazioni gratuite in cambio di un canone di 10 dollari al mese (circa 8-9 euro),  che comprende anche esami in telemedicina a prezzi ulteriormente ridotti e corsia prioritaria nelle prenotazioni di visite e consulti medici.

«Le crisi combinate della pandemia da covid-19, la recessione economica e la conseguente disoccupazione, con la perdita della copertura sanitaria per milioni di americani» commenta un portavoce di Walmart «hanno allargato la vulnerabilità del nostro sistema sanitario. In Walmart, comprendiamo ciò che questo significa: i nostri clienti hanno bisogno di noi ora, più che mai. Non ci assumiamo questa responsabilità alla leggera e ci impegniamo ad aiutare i nostri clienti a risparmiare denaro vivendo meglio e in modo più sano». A tale fine, il mese scorso il gruppo ha acquisito CareZone, un’app per smartphone dedicata all’aderenza terapeutica. Si è registrato tranquillamente come mediatore assicurativo e ha elencato le offerte di lavoro per gli agenti assicurativi nella zona di Dallas.

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