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Ibrido profumeria-parafarmacia: in Italia si cimenta Pinalli, la prima catena nazionale del beauty

Extracanale

Dopo Douglas in Germania e Sephora in Francia, arriva anche in Italia l’ibridazione che mette assieme profumeria e parafarmacia. A proporla è Pinalli, la prima catena italiana del beauty  (e la terza per quota di mercato tra le insegne presenti nel nostro Paese) con oltre 60 store in sette regioni: a Fidenza, in provincia di Parma, il circuito ha aperto nella sua profumeria del centro storico una parafarmacia modello “shop in shop” (negozio nel negozio), 70 mq circa di superficie e due farmacisti laureati in servizio al banco. L’ibridazione scaturisce da un restyling del punto vendita, che ha portato alla separazione degli ingressi (uno per la parafarmacia e uno per la profumeria, vedi galleria sotto) e alla distinzione delle due aree vendita con lay out nettamente differenziati.

 

La prafarmacia-profumeria di Pinalli a Fidenza: sopra, il doppio ingresso che divide tra i sue shop, anche se all’interno non c’è separazione tra i due ambienti, che sono divisi soltanto dai colori del layout (vedi sotto). Duemila le referenze in offerta nel “corner” parafarmacia – che comprendono farmaci otc, integratori e dermocosmetica – e due i farmacisti in servizio al banco.

 

L’offerta della parafarmacia abbraccia oltre duemila referenze, tra le quali sop-otc (circa 500), integratori e ovviamente dermocosmetici, dove figurano marche “storiche” della farmacia come Bionike, Caudalie, Avene, Somatoline, Nuxe, Filorga, Eucerin, Euphidra, Lierac e Rilastil. È un elenco, avverte Pinalli, che si allargherà ancora, «in virtù dei numerosi accordi che l’azienda sta stringendo con molti brand del comparto».

L’ibridazione, poi, investe anche il canale online: nel proprio e-shop Pinalli.it, infatti, la catena ha aperto un reparto “healthcare” dove il cliente digitale può acquistare integratori e dermocosmetici della parafarmacia (ma non il farmaco senza ricetta, visto che il sito è sprovvisto al momento del logo Ue). «Siamo la prima catena di profumerie in Italia a investire con un negozio fisico nella dermocosmetica, nell’integrazione e nel parafarmaceutico» afferma l’ad di Pinalli, Raffaele Rossetti «abbiamo fatto questa scelta perché pensiamo che, in un mondo in continua evoluzione, il beauty debba percorrere la strada del rinnovamento, aprendosi a nuove categorie di prodotti. Oggi i consumatori sono molto più esigenti di un tempo, hanno bisogni inediti e premiano chi è in grado di soddisfarli. Da sempre Pinalli promuove un’idea di bellezza e benessere a 360 gradi, e l’integrazione tra il nostro business e quello dell’healthcare, due settori che presentano notevoli affinità, va esattamente in questa direzione».

L’operazione, ricorda una nota della società «si inserisce in un contesto di forte crescita per la catena: negli ultimi quattro anni i punti vendita sono passati da 39 ai 60 attuali e il fatturato è aumentato in media del 15% annuo, dai 55 milioni del 2017 ai 98 del 2021. Nelle scorse settimane l’azienda ha varato un piano di investimenti da due milioni di euro interamente destinati al potenziamento della logistica, uno degli asset strategici su cui basa il proprio business».

Quanto allo “shop in shop” di Fidenza, la catena non esclude possibili repliche in altri dei suoi store: «Al momento» è l’indicazione fornita a Pharmacy Scanner «abbiamo lanciato il format e l’obiettivo è testare la risposta del pubblico. Ma non escludiamo la possibilità di ampliare la distribuzione integrando questo concept in altri store».

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