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Servizi in banca e sui treni, Schoenheit: farmacie non si sentano minacciate

Filiera

Continua a fare gola la farmacia dei servizi senza farmacia. Lo aveva fatto capire Bnp-Paribas Cardif, il ramo assicurativo del gruppo bancario Bnl-Bnp Paribas, che da Milano aveva annunciato una settimana fa il progetto per l’apertura in dieci delle sue filiali di altrettanti “Healthy corner”, angoli della salute dove il cliente può sottoporsi gratuitamente ad alcune autoanalisi di primo livello. Ora tocca a Chiesi e Trenitalia confermare l’interesse: il 21 novembre, in concomitanza con la Giornata mondiale della Bpco, quattro Frecciarossa della tratta Milano-Napoli sono stati riallestiti per ospitare in classe Executive un’area medica fornita di apparecchiatura per la spirometria e gestita da un team di specialisti. I viaggiatori, così, hanno potuto ricevere consigli e materiale informativo sulla Bpco e nel caso sottoporsi a un test spirometrico con referto finale, con eventuale suggerimento dello specialista di rivolgersi a un pneumologo o al proprio curante.

Che si tratti di banca o treno dei servizi, le due novità non sono state accolte con particolare gradimento dai titolari di farmacia: «Il grande valore aggiunto della farmacia nell’offerta di questi servizi» scrive l’Utifar nella nota con cui aveva commentato il progetto di Bnp-Paribas Cardif è che il cittadino può immediatamente confrontarsi con il farmacista in un ambiente predisposto e appropriato. Il consiglio del farmacista, il suo aiuto nell’interpretare i risultati, le informazioni rispetto ai corretti stili di vita e molto altro ancora, rappresentano il vero servizio che i farmacisti, quotidianamente offrono ai cittadini. Senza questo supporto, i servizi di autodiagnosi non possono essere utili e, anzi, rischiano di essere dannosi».

Per Gadi Schoenheit, vice presidente di Doxapharma, i farmacisti non hanno invece motivo di preoccuparsi per queste iniziative. «Non sono una novità e continueranno a esserci» spiega a Pharmacy Scanner «sono soltanto la dimostrazione che la salute è un tema sul quale continua a riscuotere grande interesse. Ci fossero pericoli per la professione, anche i medici dovrebbero stare sul chi vive».

L’attenzione dei farmacisti, quindi, dovrebbe continuare a concentrarsi sull’online: «E’ l’e-commerce che nel tempo finirà per presentarsi al consumatore come un’alternativa al canale distributivo della farmacia» avverte Schoenheit «iniziative come quelle del gruppo Bnp non portano via niente ai farmacisti». Anche perché, è il ragionamento di Schoenheit, mancano il bersaglio: «Gli italiani delle fasce d’età più mature faranno certamente fatica a concepire l’idea che in banca si possa fare un’autoanalisi. I più giovani invece potrebbero provare minori imbarazzi, ma il fatto è che questo target in banca non ci va perché ormai fa tutto a distanza, tramite home banking».

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