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F2i in trattativa con Alliance per vendere, secondo fonti di mercato. Ma Farmacie Italiane smentisce

Filiera

F2i starebbe trattando con Alliance Healthcare Italia per la cessione di Farmacie Italiane, secondo quanto riferito a Pharmacy Scanner da alcune fonti. La negoziazione, che sarebbe già in fase di due diligence, avrebbe all’origine la decisione del fondo partecipato da Cassa depositi e prestiti di abbandonare il retail farmaceutico. Di qui le distanze che ancora permarrebbero nella trattativa: F2i punterebbe a cedere tutti gli esercizi in portafoglio, 42 farmacie e 17 parafarmacie; ad Alliance invece interesserebbero soltanto le farmacie e probabilmente neanche tutte, ma soltanto quelle che si integrerebbero agevolmente nel format Boots (le cosiddette high street pharmacy, le farmacie ad alto traffico, come le Farmacrimi di Fiumicino e Termini).

Ma Alliance potrebbe non essere la sola interessata a Farmacie Italiane. Secondo le stesse fonti, infatti, starebbero “volteggiando” sulla trattativa anche diversi fondi, che potrebbero presto planare e sedersi al tavolo negoziale. D’altronde, fanno notare in molti, l’interesse del comparto private equity per il retail farmaceutico è letteralmente esploso e ormai sono una piccola folla le società finanziarie interessate a comprare farmacie.

Ci si potrebbe chiedere perché Alliance Healthcare Italia starebbe valutando di comprare in Italia quando nel Regno Unito Wba vuole vendere Boots e a guidare la dismissione è Ornella Barra in persona. Ma sarebbe una contraddizione soltanto in apparenza: la società italiana fa capo infatti ad Alliance Santé Partecipations (la cassaforte di Stefano Pessina) per il 91% e a Wba soltanto per il restante 9%, quindi non è il gruppo americano a decidere le strategie italiane di Alliance. In aggiunta, c’è una recentissima intervista di Ornella Barra al quotidiano inglese Daily Mail (vedi l’articolo di Pharmacy Scanner) dove la manager italiana riconferma il proprio attaccamento alla cosiddetta farmacia di comunità: non sarebbe poi così strano, quindi, se davanti alla decisione degli americani di lasciare il Vecchio continente, Barra e Pessina si volessero smarcare con una dimostrazione di fiducia (e amore) per la farmacia modello europeo.

Quanto a F2i, la tentazione è di motivare la presunta uscita con l’andamento economico di Farmacie Italiane, che nel 2020 (anno dell’ultimo bilancio al momento disponibile) ha chiuso con una perdita di quasi 8,5 milioni di euro. Ma il direttore generale della catena, Umberto Gallo, smentisce recisamente tutte le voci: «Sono asserzioni prive di ogni fondamento» afferma a Pharmacy Scanner «F2i non ha alcuna intenzione di lasciare il comparto ma anzi intende continuare a investire: abbiamo rilevato da poco una farmacia a Pescara ed entro Pasqua completeremo l’acquisizione di due esercizi in Campania». Contattata da Pharmacy Scanner, Alliance Healthcare non ha  voluto rilasciare commenti.

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