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Online, Douglas punta a diventare marketplace del beauty e della salute

Extracanale

Douglas, l’insegna internazionale della profumeria e del beauty con quartier generale in Germania, punta a diventare nel canale e-commerce una piattaforma generalista dedicata alla bellezza ma anche alla salute e all’healthcare. Farmaci inclusi, magari. Ha fatto cenno a progetti di questo genere Tina Müller, ceo del gruppo Douglas, che la rivista tedesca Focus ha intervistato di recente: «Ci evolveremo in un marketplace di bellezza e salute» ha detto «e una farmacia online può essere un’utile integrazione, perché i due mercati sono sempre più vicini».

I progetti al momento riguarderebbero soltanto l’e-commerce tedesco, ma le intenzioni sembrano serie. Come riferisce la rivista specializzata Apotheke Ad Hoc, Douglas.de ha iniziato a sviluppare un’offerta di integratori e prodotti per la salute che la sta mettendo in rotta di collisione con le farmacie: tra i brand già in assortimento, infatti, ci sono marchi particolarmente noti come Meda/Mylan, Stada, Madaus, Bayer (Supradyn) e via a seguire. Per trattare queste referenze, elettive del canale farmacia, Douglas si avvale della partnership con alcune farmacie online, che vendono dalla sua piattaforma. Come spiega una nota informativa destiata ai clienti, i prodotti  sono inviati dai partner del marketplace in una spedizione a parte rispetto agli altri acquisti effettuati su Douglas.de e senza costi aggiuntivi.

 

L’evoluzione di Douglas.de, la piattaforma di e-commerce del gruppo tedesco, da portale della cosmetica a marketplace del beauty e della salute: nell’assortimento crescono le referenze del comparto integratori ed healthcare con la comparsa di brand elettivi del canale farmacia come Supradyn di Bayer.

 

Non sfuggirà che i progetti del gruppo tedesco sembrano celare l’obiettivo di sviluppare un marketplace (cioè una vetrina virtuale dove i retailer possono commercializzare i propri prodotti sfruttando l’attrattività della piattaforma) in stile Amazon, votato però al beauty e alla salute. E non solo: su Douglas.de è già accessibile un “reparto” Home & lifestyle, che propone articoli per la casa, il tempo libero e l’oggettistica di fascia medio alta (rivolti cioè al consumatore che abitualmente compra Douglas).

Per il momento i piani sembrano riguardare soltanto la Germania, ma è evidente che in caso di successo la formula potrebbe essere ripetuta anche nei siti del gruppo localizzati negli altri Paesi, tra i quali l’Italia con Douglas.it (dove qualche brand del segmento integratori c’è già, come Equilibra). D’altronde, non va dimenticato che nella primavera scorsa il gruppo aveva annunciato la chiusura in due anni di 500 punti vendita (cento soltanto in Italia) sui 2.400 distribuiti in Europa. All’origine l’intenzione di puntare decisamente sull’online, dato che nel 2020 le vendite a distanza di Douglas erano cresciute del 41% per superare il miliardo di euro (ossia un terzo circa del sell out complessivo del gruppo). Difficile quindi che lo sviluppo delle-commerce non contempli anche il mercato di casa nostra.

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