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Douglas pronta all’apertura di un “category killer” della dermocosmetica

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Douglas, insegna internazionale della profumeria con base in Germania e oltre 2.400 punti vendita in 19 Paesi europei (Italia compresa), si preparerebbe a lanciare un nuovo “concept store” che fa il verso alla farmacia. A riferire la notizia alcune riviste specializzate tedesche, che citano interviste al management del gruppo e parlano di programmi già in avanzato stato di attuazione. Per esempio il magazine Deutsche Apotheker Zeitung, sul quale di recente Douglas aveva pubblicato alcuni annunci per l’assunzione di farmacisti laureati: secondo la rivista, è molto probabile che la ricerca di personale sia collegata al lancio della nuova insegna, che dovrebbe chiamarsi “Douglas Pro” e mirerebbe a una clientela di fascia alta. Il primo store dovrebbe aprire a settembre ad Amburgo e la presenza di farmacisti nel personale si spiegherebbe con il posizionamento della nuova insegna: non una profumeria ma un negozio specializzato nella salute della pelle a 360 gradi, con un’offerta che comprende dermocosmetici, integratori alimentari per il benessere della cute e altro ancora. In altri termini un probabile “category killer”, formula che designa quelle catene specializzate – come Leroy Merlin – che grazie ad ampiezza e profondità di gamma ottengono un massiccio vantaggio competitivo sui concorrenti.

Secondo la Deutsche Apotheker Zeitung, la ricerca di farmacisti da inserire nel personale del nuovo concept store mirerebbe a enfatizzare il posizionamento della nuova insegna nell’healthcare e ad assicurare ai suoi clienti consulenze qualificate e professionali. Più difficile, invece, che i progetti del gruppo mirino ad aprire una vera e propria catena di farmacie con il marchio Douglas: in un’intervista al magazine Healthcare Marketing risalente a maggio, il ceo di Douglas Tina Müller aveva accennato a piani per l’ingresso del gruppo nel mercato della farmacia, ma in termini molto vaghi. E poi la legislazione tedesca (che vieta le catene e la titolarità ai non farmacisti) renderebbe l’operazione particolarmente complicata. Già nel 2008, riferisce la Deutsche Apotheker Zeitung, il gruppo aveva preso in considerazione progetti di questo genere, ma poi la Corte di giustizia europea confermò la legittimità delle restrizioni tedesche e non se ne fece più niente.

Da informazioni che trapelano dal management del gruppo, negli attuali progetti Douglas Pro non darà battaglia su prezzi e sconti (l’obiettivo sarebbe quello di essere competitivi sui prezzi soltanto «a lungo termine») e dovrebbe avere sovrapposizioni limitate con il mercato della farmacia. Ma è tutto da vedere: nel 2017 il mercato tedesco della cosmetica e dei prodotti per la cura personale ha superato i 16 miliardi di euro, il 9% dei quali transitati dal canale farmacia. In Italia Douglas è leader di mercato con circa 630 punti vendita, una parte dei quali acquisiti un anno fa con l’assorbimento delle due principali catene italiane di profumerie, Limoni e La Gardenia.

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