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Distribuzione intermedia, alle battute decisive trattativa tra Cef e Unico su possibile joint venture

Filiera

I prossimi giorni saranno decisivi per capire quante possibilità ci sono che Cef e Unico, il secondo e il terzo distributore del comparto farmaceutico per quota di mercato, uniscano strade e destini. Le due società, secondo voci che circolano da tempo e di cui Pharmacy Scanner aveva già dato una “mascherata” anticipazione a fine maggio, avrebbero in corso un’articolata trattativa per una joint venture che si preannuncia epocale, perché porterebbe alla nascita del primo polo della farmadistribuzione in ex-aequo con Phoenix. La partita è tutt’altro che chiusa perché tra le parti ci sarebbero ancora diverse distanze da colmare, e di non poco conto, ma fonti consultate dalla nostra rivista sono concordi nel ritenere che ormai la negoziazione sarebbe entrata nella fase cruciale e quindi se qualcosa deve succedere dovrebbe accadere questa o la prossima settimana.

Come detto, i nodi da sciogliere sarebbero ancora molti perché non tutte le incognite che gravano sul progetto risultano superate. A cominciare da quelle finanziarie: il bilancio di Unico per il 2023 – licenziato l’altra settimana dal cda – mostra un passivo in netto peggioramento rispetto all’anno precedente mentre il consuntivo di Cef – approvato di recente dall’assemblea dei soci – si è chiuso con un attivo modesto che impone scelte oculate. Il rischio da evitare, in sostanza, è che un’eventuale joint venture finirebbe per regalare alle due società non un paio di ali con cui scalare il mercato ma una zavorra che le precipiterebbe verso il fondo, con effetti negativi per tutta la filiera dato che si sta parlando delle due principali società della distribuzione controllate dai farmacisti.

Comunque andrà a finire, non si sbaglia comunque a dire che hanno trovato conferma le previsioni di chi a inizio anno aveva avvertito che la tempesta perfetta scatenata dall’aumento del costo del denaro e dei prezzi di materie prime ed energia avrebbe regalato alla distribuzione farmaceutica un 2024 di M&A, fusioni e acquisizioni. E infatti, oltre alla trattativa “Uni-Cef” (come tra gli addetti ai lavori viene familiarmente chiamata l’attuale negoziazione tra i due grossisti) sarebbero in corso esplorazioni anche tra altri gruppi del comparto intermedio. Pure per queste, lo sbocco dovrebbe arrivare entro l’estate, anche se il condizionale rimane una cautela d’obbligo.

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