Continua a crescere anche nell’ultimo trimestre del 2018 il mercato Consumer health (libera vendita) nei tre canali rappresentati da farmacie, parafarmacie e gdo: +1,5% nei dodici mesi che terminano a novembre, dicono i dati di Iqvia, un incremento che spinge il fatturato complessivo a 13,1 miliardi di euro rispetto al periodo precedente. A trainare è l’aumento del prezzo medio delle confezioni, perché i volumi rivelano invece una flessione dell’1,4%.
La farmacia rimane il canale di maggiore peso per il comparto, che da qui ricava il 75,3% del giro d’affari totale (oltre 10 miliardi). Stabili i consumi a pezzi, che nei dodici mesi crescono soltanto dello 0,3%, più dinamico il fatturato che invece lievita di due punti e mezzo. In territorio positivo anche l’andamento di quasi i segmenti del mercato: a fare da locomotiva, ancora una volta, gli Otc (autocura e integratori), che da soli coprono il 58,7% del mercato Consumer della farmacia e generano un fatturato di quasi 6 miliardi di euro (per un incremento di oltre 4 punti percentuali, cui corrisponde un aumento dei volumi dell’1,10%). Segno più anche per il segmento Personal care, che nel periodo cresce dell’1,5% e raggiunge un giro d’affari di 2 miliardi di euro, praticamente invariato invece il fatturato dei Nutrizionali (+0,1%). Il comparto Consumer health in farmacia, così, lascia in territorio negativo soltanto il segmento Patient Care, che perde l’1,2%.
Numeri complessivamente positivi anche dalla scomposizione territoriale del mercato: in Lombardia, la prima Regione per fatturato, la farmacia cresce del 3,4% in valori, mentre il numero di confezioni vendute resta stabile. In Lazio la crescita si attesta sul 3,6%, quella dei volumi sull’1,9%.
Dinamiche nettamente peggiori nei punti vendita della grande distribuzione, che dispongano o meno di corner Otc. Nei primi il fatturato flette nei dodici mesi con punte del 7,5% e si ferma a 665 milioni di euro, nei super e ipermercati senza corner le vendite a valori perdono due punti e mezzo per un giro di affari di 1,7 miliardi. Segno negativo anche per i volumi, che si contraggono del 9,5% e del 2% rispettivamente.
In controtendenza, infine, i segnali che arrivano dalla parafarmacia. Nei dodici mesi terminanti a novembre 2018 il canale guadagna il 7,2% a valori – per un fatturato che comunque non supera gli 800 milioni di euro – e i volumi di vendita crescono di ben cinque punti.