Se qualcuno aveva dubbi, ora li può archiviare. Sono serissimi i progetti di Amazon nella sanità digitale che ruotano attorno a Care, la piattaforma di applicativi per il teleconsulto e l’assistenza domiciliare lanciata un mese fa in via sperimentale. Secondo quanto riferisce il canale economico Cnbc, il gruppo guidato da Jeff Bezos avrebbe acquisito nei giorni scorsi Health Navigator, una piccola start up specializzata nello sviluppo di strumenti per il triage e la diagnosi a distanza. La società – il secondo colpo di Amazon nel comparto salute dopo Pillpack, rilevata un anno fa – è stata fondata nel 2014 da David Thompson, un medico americano noto per aver partecipato alla stesura di un protocollo, chiamato Schmitt-Thompson, che oggi rappresenta lo standard con cui infermieri e medici dei call center gestiscono le richieste e indirizzano i pazienti verso le strutture più adeguate al caso.
Secondo quanto si deduce dal sito della start up, il lavoro di Health Navigator consiste nel fornire alle società che erogano servizi sanitari a distanza (teleconsulto, nursing e così via) algoritmi e protocolli per le diagnosi in remoto, attraverso app, videochat o altro ancora. Secondo quanto lo stesso gruppo ha dichiarato a Cnbc, l’intenzione di Amazon è quella di integrare gli strumenti della start up nella propria piattaforma Care, una vera e propria clinica virtuale per l’homecare. Accessibile per ora soltanto ai dipendenti del gruppo che lavorano o risiedono a Seattle, dove Amazon ha la sua sede centrale, la suite offre un pacchetto di servizi che comprendono il teleconsulto medico, la videochat con un infermiere professionale, la prescrizione a distanza e l’infermiere a domicilio per medicazioni, iniezioni, trattamenti e altro ancora. O ancora, è possibile richiedere il recapito a casa dei farmaci prescritti oppure inviare la ricetta via app alla farmacia di fiducia dove poi si potrà passare nel momento più opportuno.
Cnbc non fornisce indicazioni sulla cifra pagata da Amazon per acquisire la start up, ma la testata specifica che le dimensioni dell’azienda (una dozzina di dipendenti in tutto) sono sensibilmente inferiori a quelle di Pillpack, comprata per 753 milioni di dollari. Health Navigator non ha fornito conferme sull’acquisizione, ma secondo indiscrezioni raccolte dal canale economico l’azienda avrebbe comunicato ai propri clienti che non rinnoverà i contratti in corso.