Davini (Salus): i nostri integratori? L’alternativa davvero naturale ai brand

Post sponsorizzato

Quando si parla di integratori in farmacia non si può che partire dai numeri del mercato, perché danno misura e peso alle parole. Bastano le più recenti: +5,6% a valori nel 2018, per un giro d’affari di 2,8 miliardi di euro, e +3,8% nel primo trimestre del 2019, per un fatturato che supera i 760 milioni di euro. E nel perimetro degli integratori, matura il segmento dei prodotti a base di sostanze vegetali, che su base annua genera ormai il 50% delle vendite. Tira le somme Stefano Davini, Sales&marketing manager di Salus Italia, sussidiaria della bavarese Salus-Haus: nata nel 1916, presente con i suoi prodotti in più di 60 Paesi in tutto il mondo, l’azienda ha alle sue spalle più di cento anni di storia e si distingue per un fortissimo impegno verso la ecosostenibilità, al punto da essere la prima azienda erboristica al mondo ad aver ottenuto la certificazione Emas per la protezione ambientale (1997).

Davini, i numeri parlano di un comparto che continua a godere di ottima salute, ma che cosa si attende oggi il consumatore italiano da un integratore?
Viviamo in un’epoca in cui lavoro e famiglia assorbono sempre più tempo, rispettare un’alimentazione corretta si fa sempre più difficile e per finire ci viene chiesta la massima efficienza per una parte sempre più estesa della giornata. L’integratore risponde al bisogno di quella fetta di consumatori che cerca di preservare o recuperare il proprio stato di benessere oppure cerca di fare prevenzione.

Quanto influisce, sui numeri del comparto, la crescente sensibilità dei consumatori per il “green” e il “naturale”?
A mio parere parecchio ed è proprio a questa categoria di clienti che il farmacista si può rivolgere con i prodotti Salus. Ad accomunarli, infatti, è la formulazione liquida che deriva dalla scelta di utilizzare nella fabbricazione soltanto materie prime naturali. E’ una specificità che pochi possono vantare, perché nelle altre formulazioni – le compresse, per esempio – occorre quasi sempre ricorrere ad additivi o altre sostanze di sintesi. I prodotti Salus sono l’alternativa realmente naturale agli integratori di sintesi ed è su questo posizionamento che la farmacia dovrebbe fare leva per presentare la nostra gamma. Spesso i grandi brand buttano sul mercato novità a ripetizione soltanto per saturare l’offerta.

La campagna Floradix attualmente in corso su stampa e internet si rivolge espressamente al target delle donne 25-55enni che hanno bisogno di essere efficienti e attive. E’ la categoria che considerate prioritaria?
No. Abbiamo individuato questo segmento per la campagna perché Floradix è un prodotto indicato nei casi di stanchezza dovuta anche a carenza fisiologica di ferro e questa è una condizione che accomuna 8 donne in età fertile su 10. Ma il nostro portafoglio prodotti copre un’ampia fascia di bisogni e di pubblico, dai bimbi sopra i 3 anni alle famiglie, dagli adulti agli anziani.

Fascia di prezzo?
Di certo non ci collochiamo nella fascia “entry level”. I nostri integratori hanno un prezzo alto che si spiega con la loro formulazione – quando possibile con piante biologiche anche se non riportato in confezione – e i processi produttivi richiesti. Per questo è importante che il farmacista scelga oculatamente la clientela cui proporli: ci rivolgiamo a consumatori motivati, che credono nei valori del “green” e del naturale.

Nuovi lanci?
Tutti i nostri prodotti sono studiati e prodotti nello stabilimento bavarese della casa-madre, quindi proponiamo nuovi lanci a cadenza moderata, più o meno ogni due anni. Nel 2020, però, arriverà un nuovo integratore, sempre in formulazione liquida. Anche in questo caso, lo proponiamo come alternativa veramente naturale ad altri prodotti di sintesi.

 

 

 

Altri articoli sullo stesso tema