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Cosmetica Italia: no al lockdown di profumerie, erboristerie e specializzati

Extracanale

Cosmetici e prodotti per l’igiene personale danno un contributo importante alla prevenzione della pandemia da covid, perché sono strumenti delle buone prassi igieniche più citate dalle autorità sanitarie, come il lavaggio delle mani. Grande distribuzione, profumerie, erboristerie, negozi monomarca e specialisti casa&persona rappresentano per i consumatori i principali canali di accesso a questa tipologia di prodotto, tanto che il 65% dei consumi di personal care avviene in questi canali. Imporne la chiusura, quindi, «costituirebbe un importante ostacolo al reperimento di prodotti di prima necessità da parte della popolazione».

E’ quanto scrive il presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti, a proposito delle nuove misure di distanziamento cui stanno lavorando Governo e Regioni. Tra le ipotezi, c’è la chiusura di una parte dei canali distributivi del settore cosmetico, un comparto – ricorda Ancorotti – «che non si è mai fermato, neanche durante il lockdown della scorsa primavera, per garantire la fornitura di prodotti indispensabili per la protezione, la prevenzione e la cura personale, come saponi e igienizzanti per le mani, prodotti per l’igiene orale, detergenti per il corpo e per i capelli». In questa nuova fase della pandemia, è quindi l’appello del presidente di Cosmetica Italia, «riteniamo decisivo continuare a garantire l’accesso ai servizi per la cura della persona e ai prodotti essenziali di igiene quotidiana, che fanno parte del paniere basico delle famiglie al pari di farmaci e prodotti alimentari».

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