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Conad, per il 2022 sviluppo del format di parafarmacia ConCura e tanta omnicanalità

Extracanale

Per il suo format ConCura – una sorta di “health hub” che integra parafarmacia, ottico e servizi analitici di prima istanza – Conad pensa a un futuro da “catena” della salute e del benessere, votato alla prossimità ma senza contrapposizioni con il canale farmacia. Lo ha detto Francesco Avanzini, direttore generale del Consorzio, nella conferenza stampa con cui il gruppo ha presentato il “pre-consuntivo” del 2021 e i progetti di crescita per il nuovo anno, secondo la sintesi di GdoWeek: «Il contesto» ha spiegato il dirigente «è quello salutistico e della relazione con il cliente. Vogliamo rispondere a un bisogno emerso con il Covid di servizi basici, non in concorrenza con quelli della farmacia tradizionale ma più collegati a un concetto di benessere: visite mediche, ottico e, in un futuro prossimo, partnership con soggetti specializzati. Per segmentare la prossimità sui bisogni delle persone».

Al nuovo format, che già conta una decina di punti vendita, Pharmacy Scanner aveva dedicato un articolo quest’estate: ogni negozio ConCura dispone di una superficie di almeno 200 mq, la collocazione è ristretta ai soli ipermercati Spazio Conad e il concept è quello di una parafarmacia dei servizi evoluta, con aree per le consulenze e le visite e servizi realizzati – o ancora da lanciare – in collaborazione con fornitori e consulenti esterni (Moc, insufficienza venosa, analisi della pelle e del capello, analisi del fondo oculare, contattologia specialistica eccetera).

 

ConCura di Conad, una sorta di parafarmacia dei servizi che ospita anche il banco dell’ottico e servizi analitici di prima istanza sviluppati in collaborazione con partner e specialisti esterni. Per questo format il gruppo immagina un futuro da “catena” della salute.

 

I progetti sul format ConCura, poi, non frenano lo sviluppo delle parafarmacie Conad: nel 2020 erano 175, nel 2021 ne sono state aperte altre 4. Una quarantina abbondante sono invece i nuovi supermercati, con i quali l’insegna ha consolidato la propria leadership nella gdo italiana: nell’anno appena trascorso il fatturato complessivo ha sfiorato i 17 miliardi, in crescita del 6% sul 2020.

Per quanto concerne l’anno appena iniziato, invece, i progetti si concentrano principalmente sull’omnicanalità, intesa come integrazione circolare tra punto vendita fisico e touchpoint digitali: nella primavera 2022, in particolare, sarà lanciata una nuova piattaforma che sarà il contenitore di prodotti e servizi digitali globali, per l’e-commerce così come per Salute e Famiglia. Il gruppo non ha fornito dettagli, ma il pensiero va ai più recenti programmi di loyalty lanciati negli Usa da Wba, dove premi e payback sono distribuiti in base all’impegno del possessore per stili di vita più sani (check up nei punti vendita dell’insegna, visite mediche, attività fisica eccetera).

Tra le novità del 2022, infine, anche un nuovo progetto di comunicazione sostenuto da un budget di 44 milioni di euro: verranno ripensate le attuali campagne pubblicitarie, sarà definito un nuovo format di comunicazione e verrà incrementata la presenza del marchio sui canali digitali, ai quali sarà rivolto il 25% del budget. «L’obiettivo» ha detto Giuseppe Zuliani, direttore Customer marketing e comunicazione di Conad «è di assicurare un presidio costante dei media digitali anche con i singoli negozi. Già oggi, ogni punto di vendita ha la propria pagina Facebook, ma anche la propria scheda Google My Business, allo scopo di fornire all’utente medio, ormai avvezzo a muoversi con le mappe sullo smartphone, tutti gli strumenti per raggiungere il nostro negozio, trovarlo e conoscerlo già prima di raggiungerlo».

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