Carep: UNICO raggiunge le 370 attivazioni! Ma cosa ne pensano le farmacie?

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Curiosi di scoprire cosa pensa chi utilizza questo programma di UNICO la Farmacia dei farmacisti, che sfrutta l’IA per automatizzare il riordino dei farmaci ai grossisti, abbiamo deciso di incontrare la Dottoressa Bianca Acanfora, titolare della Farmacia Ai Gemelli di Trieste, una delle prime ad adottare Carep. Con una grande passione per l’innovazione, ha recentemente inaugurato un hub di servizi al cittadino grazie al Decreto della Farmacia dei Servizi. Le abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza e le novità che sta portando avanti.

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Buongiorno, Dottoressa Bianca. Grazie di averci accolto nella sua farmacia. Oggi vorremmo parlare dell’implementazione di Carep e dei recenti sviluppi nella vostra farmacia.

Buongiorno! Sono felice di condividere la nostra esperienza. Implementare Carep ha segnato un passo importante per noi, non solo sul piano organizzativo, ma anche umano.

Quando avete iniziato ad utilizzare Carep e cosa vi ha spinti a fare questa scelta?

Abbiamo adottato Carep nel 2020, eravamo tra i primissimi clienti, spinti dalla necessità di un cambiamento profondo. Il tempo che dedicavamo agli ordini sottraeva risorse preziose che potevamo impiegare per prenderci cura dei nostri clienti, delle loro storie e delle loro esigenze. Carep ci ha permesso di ritrovare quel tempo, ma è stato anche parte di un più ampio percorso di tecnologizzazione e digitalizzazione che abbiamo avviato per gestire in modo più efficiente tutte le nostre attività e i nuovi servizi. Questo processo è stato cruciale per prepararci al futuro e ottimizzare l’esperienza del cliente.

Quali sono stati i principali benefici che avete riscontrato?

Il principale vantaggio è il tempo risparmiato. Prima impiegavamo diverse ore ogni giorno per ordinare i farmaci, mentre ora Carep automatizza tutto il processo, consentendoci di concentrarci sulla consulenza al cliente e su altri servizi. Questo ci ha aiutato a migliorare la nostra efficienza operativa.

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Ci sono stati cambiamenti nella vostra politica di acquisto dopo l’implementazione di Carep?

Sì, il nostro modo di gestire le scorte è diventato molto più consapevole. In passato, facevamo molti acquisti diretti su referenze e integratori con un basso o medio indice di rotazione, aumentando notevolmente le scorte. Come insegnano ai master e gli esperti del settore, scorte eccessive rappresentano il più grande debito per una farmacia. Oggi, grazie a Carep, gestiamo tutto direttamente dai grossisti, acquistando solo le quantità effettivamente necessarie. Questo ci permette di ottimizzare gli acquisti e di essere ancora più presenti per i nostri clienti. È come se avessimo una visione più chiara di quello che serve alla nostra comunità, e questo ci permette di essere ancora più presenti per loro.

Abbiamo sentito che, con il nuovo decreto, avete investito nei servizi. Può parlarci di questa evoluzione?

Certo, è stato un passo emozionante. Creare l’hub della salute è stato come aprire una nuova porta verso il futuro. Abbiamo anche assunto figure professionali con competenze differenziate, garantendo alta specializzazione e qualità nei servizi offerti. Questo ha permesso ai farmacisti di concentrarsi al meglio sul loro ruolo principale, offrendo un servizio ancora più completo ai nostri pazienti. Vedere la crescita del team e l’entusiasmo dei collaboratori è stato davvero gratificante.

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Ha intenzione di espandere ulteriormente questo progetto?

Assolutamente sì. Il mio sogno è replicare questo modello di hub in altre farmacie, affinché anche altri titolari possano sperimentare il cambiamento che stiamo vivendo. Vorrei che questa integrazione di servizi diventasse il nuovo standard, perché credo fermamente che sia il modo migliore per rispondere alle esigenze delle persone.

Avete incontrato delle sfide durante l’implementazione di Carep e dei nuovi servizi?

Le sfide non sono mancate. Formare il personale, adattarsi alle novità… non è stato facile. Ma vedere come i collaboratori si sono trasformati, come hanno preso a cuore questa nuova visione, ha ripagato ogni difficoltà. Ora lavoriamo come una squadra più unita e orientata al futuro.

E il feedback dei clienti?

I clienti se ne sono accorti subito. La farmacia è diventata un luogo dove si sentono accolti, dove sanno che possono trovare non solo un prodotto, ma una risposta, un consiglio. È stato bellissimo vedere il loro apprezzamento crescere.

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Ha menzionato l’importanza della tecnologia. Cosa pensa dell’uso dell’intelligenza artificiale?

L’intelligenza artificiale può fare molto, ma è importante non dimenticare l’aspetto umano. La tecnologia ci supporta, ma deve sempre essere governata dall’uomo, perché siamo noi a darle il significato e la direzione. Ecco perché, anche se Carep ha automatizzato molti processi, ci assicuriamo che sia sempre l’uomo a controllarla. Il cuore della farmacia deve rimanere il rapporto con il cliente, perché solo così possiamo offrire un servizio autentico e di qualità.

Crede che il futuro delle farmacie sia sempre più legato all’uso di software come Carep?

Sì, credo che la tecnologia sia un’opportunità incredibile, ma sempre al servizio delle persone. Le farmacie del futuro dovranno essere luoghi in cui innovazione e cura umana si incontrano, per offrire un’esperienza che va oltre il semplice acquisto di un prodotto. Personalmente, ho sempre visto il cambiamento come una grande opportunità. Ho iniziato con una piccola farmacia, poi ci siamo trasferiti nel centro commerciale Le Torri d’Europa, successivamente abbiamo adottato Carep e ora stiamo sviluppando l’hub dei servizi. Ogni tappa è stata un’occasione per crescere e migliorare. Credo fermamente nella formazione continua: per me è fondamentale apprendere costantemente, restare aggiornati e ampliare le nostre competenze. È solo così che possiamo offrire un servizio sempre più qualificato e rispondere alle esigenze dei nostri clienti in modo efficace e innovativo.

La ringraziamo sinceramente per aver condiviso la sua esperienza, Dottoressa. È stato di grande ispirazione.

Grazie a voi, è stato un piacere. Spero che la nostra esperienza possa ispirare altre farmacie a guardare avanti e a crescere insieme ai loro clienti.

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