Belgio, scoppia il caso sull’iniziativa “Prezzi allineati”: in una settimana hanno aderito più di cento farmacie
Sono già più di cento i farmacisti belgi che nel giro di una settimana hanno aderito alla campagna “Prix alignés” (prezzi allineati), lanciata per primo dal loro collega Laurent Staquet, titolare a Gouy-Lez-Piéton, nell’Hainaut. La formula è semplice: nelle farmacie aderenti all’iniziativa il cliente può richiedere un prodotto e pagarlo al prezzo promozionale praticato in un esercizio concorrente, che si tratti di un’altra farmacia, parafarmacia o farmacia online. Basta mostrare un volantino o un’immagine che confermi la promozione e il farmacista allinea immediatamente il prezzo del prodotto. Quindi, con le prove fornite, il titolare si rivolge al produttore o al distributore e chiede il ristoro della differenza.
«Nella mia farmacia faccio così da due anni» spiega Staquet alla rivista belga Le Pharmacien «l’obiettivo non è diventare una farmacia low-cost ma soddisfare le aspettative dei pazienti, per i quali i prezzi sono importanti. Siamo portati a credere che le parafarmacie e le farmacie online siano molto più economiche, ma in media la differenza di prezzo si aggira attorno al 15%. Per questo, spiego ai miei pazienti che è è un peccato rinunciare al consiglio del farmacista e alla sua accessibilità per ricavare un limitato risparmio».
Allineando i prezzi alla concorrenza, in sostanza, il farmacista viene incontro alle tasche dei clienti e può continuare a fornire consulenza e servizi. «Non voglio che le persone vengano nella mia farmacia perché è la più economica» dice Staquet «ma perché sono contenti del servizio e della consulenza. L’obiettivo non è quello di cercare nuovi clienti ma non perderne altri o recuperare chi se n’è andato. Qualcuno mi ha accusato di essere diventato un rivenditore, la verità è che la gente vuole servizi, consigli al prezzo più giusto. C’è anche chi mi dice che non è così che la farmacia risolverà i suoi problemi, è vero ma questo è solo uno strumento». Per Staquet, in sostanza, il vero valore della campagna sta nella comunicazione. «Non è nel dna del farmacista comunicare» osserva «con il nostro messaggio facciamo capire ai nostri clienti che i prezzi “buoni” non sono una prerogativa delle grandi insegne».
Finora, continua il titolare belga, ha accettato di coprire i ribassi legati alla campagna la metà dei fornitori della farmacia. «Di solito i venditori che girano per farmacie non gli stessi che visitano le parafarmacie. Toccano con mano il calo delle vendite che grava sui loro prodotti e quindi accettano il sacrificio. Un’azienda mi ha persino telefonato per dirmi che da tempo auspicava un’iniziativa di questo genere e mi sosterrà».
La maggior parte delle farmacie che hanno aderito alla campagna risiede nella zona di Bruxelles e in prossimità dei grandi centri urbani, dove si concentrano le grandi parafarmacie. «Invito i miei colleghi a essere ottimisti sul futuro» conclude Staquet «usciamo da questa fase negativa e invertiamo la tendenza, allineare i prezzi significa ringraziare i nostri pazienti per la fiducia che ci concedono e sensibilizzarli riguardo alla sostenibilità della farmacia».