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Banca Ifis compra Farbanca, nasce un polo che conta 4.700 farmacie clienti

Filiera

Va a Banca Ifis per 32,5 milioni di euro il 70,77% di Farbanca, l’ultimo asset ancora da dismettere della Popolare di Vicenza, in liquidazione coatta amministrativa da tre anni. E’ l’esito della negoziazione esclusiva avviata all’inizio di maggio dopo l’annuncio con cui ad aprile Ifis aveva ufficializzato un’offerta vincolante per l’acquisizione del pacchetto di maggioranza di Farbanca (il restante 29,23% è diviso tra 450 piccoli azionisti, in prevalenza farmacisti). Come si ricorderà, la proposta era arrivata allo scadere del termine per la partecipazione alla terza gara indetta dai commissari liquidatori della Popolare vicentina per la dismissione di Farbanca. La prima era stata lanciata nel settembre 2017 e si era conclusa a dicembre con la vittoria dei cinesi di New Seres Apennines (gruppo Cefc Energy Company), ma la Banca d’Italia non aveva ratificato la vendita entro la scadenza di legge e l’operazione era saltata. La seconda, risalente alla primavera 2018, aveva visto prevalere la Banca Popolare di Sondrio con un’offerta da 30 milioni di euro, stoppata nel febbraio 2019 niente meno che dalla Bce. Ora tocca a Banca Ifis, con un’offerta – come avverte il comunicato diffuso dallo stesso istituto – che potrà subire aggiustamenti in base alle clausole contrattuali e che deve ancora ricevere il benestare delle autorità di vigilanza.

«Annunciare l’acquisizione di Farbanca in un periodo così complesso» commenta intanto dichiara Sebastiano Egon von Fürstenberg, presidente di Banca Ifis «è ancora più importante perché rappresenta un segnale di fiducia verso il nostro Paese ed è la conferma che nei momenti difficili ci sono opportunità di crescita. Con l’integrazione degli asset complementari e il posizionamento di Credifarma e Farbanca, diventiamo un primario operatore del settore a livello europeo e acceleriamo lo sviluppo in un mercato che riteniamo strategico, a beneficio dell’intero gruppo».

«L’operazione ha una forte valenza strategica perché consente a Banca Ifis di consolidare la propria posizione nel mercato dei finanziamenti alle farmacie e conseguire importanti sinergie con la controllata Credifarma» aggiunge Luciano Colombini, amministratore delegato di Banca Ifis «proporremo al mondo delle farmacie una gamma completa di soluzioni personalizzate nel factoring, leasing, finanziamenti a breve, mutui e polizze assicurative, anche attraverso il canale digitale».

Grazie alla combinazione di Credifarma (quasi 2.800 farmacie clienti) e di Farbanca (circa 1.900), Ifis si assicura un portafoglio di oltre 4.700 farmacie clienti e una quota di mercato del 26%. Le farmacie servite da Farbanca, continua la nota del gruppo, sono ben distribuite su tutta Italia con una maggior densità tra Lombardia ed Emilia Romagna, a completamento della presenza territoriale di Credifarma, dimostrando un’elevata fidelizzazione, una buona qualità dell’attivo e un costo del rischio contenuto.

Farbanca ha chiuso il 2019 con un utile netto di 4,1 milioni di euro e crediti verso la clientela pari a circa 598 milioni di euro. Al 31 dicembre 2019 il patrimonio netto è di 65,5 milioni di euro, il CET1 è pari al 16% e le attività ponderate per il rischio (Rwa) sono di 409,9 milioni di euro. Al 31 dicembre 2019, Farbanca presenta una struttura operativa efficiente e snella con un cost/income pari al 43,5% e 36 dipendenti. L’impatto stimato sul Cet1 è di circa 21 punti base.

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