Il mercato degli antiacidi sta vivendo in farmacia un periodo di grande successo: nei 12 mesi che terminano a ottobre, fanno registrare un fatturato di quasi 150 milioni di euro e contano 15,8 milioni di confezioni vendute, per una crescita a valori dell’11,4% e a volumi dell’1,9%. L’incremento è trainato dal segmento dei prodotti che non rientrano tra i notificati, per esempio gli antiacidi naturali a base di erbe: su base annua, questo gruppo progredisce a doppia cifra (+16,5%) e accumula un fatturato di oltre 64,7 milioni di euro, cui corrispondono 5,6 milioni di unità vendute in farmacia (+9,8%).
Cresce, ma in misura minore e soltanto nei valori, anche l’altro segmento della categoria, quello dei notificati. Il gruppo, che ricomprende anche i farmaci senza obbligo di ricetta, copre più della metà del giro d’affari del comparto (il 56%, pari a 84,5 milioni di euro) e nei 12 mesi guadagna il 7,7% rispetto al periodo precedente. A trainare questo specifico segmento i medicinali di automedicazione e in particolare gli antiacidi per il bruciore di stomaco, che guadagnando l’8,3% a valori mentre i volumi sono anch’essi in calo di oltre due punti percentuali.
Oggi in farmacia è presente una varietà di oltre duecento prodotti, la cui concentrazione è piuttosto elevata: i primi dieci coprono infatti il 43,2% del fatturato dell’intero comparto. Si tratta nello specifico di Biochetasi, Neobianacid, Gaviscon (disponibile anche nella variante specifica per bruciore e indigestione), Maalox e Maalox Plus, Citrosodina, Geffer, Marial e Gerdoff. In Lombardia si concentra il 20% del giro d’affari totale, quasi 30 milioni di euro, con una variazione positiva dell’11,8%. Seguono Lazio e Sicilia – che coprono rispettivamente il 9,6% e il 9,1% del fatturato – con una crescita rispettivamente dell’11% e del 13,6%.