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Amazon Pharmacy è già qui. Il suo marchio registrato nell’Unione europea da agosto

Filiera

L’Europa c’è davvero nei piani di espansione di Amazon Pharmacy, la farmacia online di Amazon che dalla fine di novembre vende farmaci con ricetta in 45 Stati degli Usa. Si può dire con certezza che c’è dall’agosto scorso, quando il gruppo ha ottenuto la registrazione del marchio Amazon Pharmacy all’Euipo, ossia l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale. Con tale certificazione, in sostanza, la multinazionale dell’e-commerce si garantisce i diritti del brand in tutti i Paesi Ue, una mossa che le aziende abitualmente fanno quando all’orizzonte c’è l’intenzione di usare il marchio nel mercato di riferimento. E nel caso di Amazon, è significativo che la registrazione sia stata chiesta per il settore del commercio di prodotti farmaceutici, prodotti medici, integratori alimentari e altri articoli del canale farmacia.

 

La scheda di registrazione del marchio sul sito dell’Euipo

 

Se lo sbarco di Amazon Pharmacy in Europa si può ormai considerare una “quasi-certezza”, resta invece un mistero il quando. Come i lettori di Pharmacy Scanner ricorderanno, nel Regno Unito Amazon aveva registrato il brand della propria farmacia online nel gennaio scorso, ma a quasi un anno di distanza ancora non è successo nulla. Intanto però, in Germania l’ultima mossa del colosso dell’e-commerce ha rinfocolato le preoccupazioni dei farmacisti locali. Il Paese tedesco, infatti, è quello dove il mercato online della farmacia è tra i più maturi in Europa – vale ormai il 20% del giro d’affari complessivo del canale, quando in Italia si ferma poco sopra il 3% – e dunque rischia di essere uno dei primi a finire nel mirino di Amazon. Anche perché, non va dimenticato, in Germania contribuisce al fatturato anche il farmaco con ricetta, che lì può essere venduto a distanza. Covid, poi, ha fatto letteralmente schizzare gli acquisti, che a giugno sono cresciuti del 170% sullo stesso mese dell’anno passato. E per finire, l’arena competitiva mostra una forte polarizzazione, con trenta farmacie online che generano il 90% del mercato tedesco (in Italia fanno la stessa quota in 44, in Francia 111).

 

Germania, mercato commerciale

Germania, market share online

 

Alla notizia della registrazione all’Euipo di Amazon Pharmacy, così, la stampa di settore ha dato spazio alla voce che il colosso dell’e-commerce avrebbe messo gli occhi su DocMorris, la nota farmacia online olandese che oggi fa parte del gruppo svizzero Zur Rose. Hanno poi gonfiato il gossip le parole del ceo di Zur Rose, Walter Oberhänsli, che alla domanda dei giornalisti su una possibile offerta di Amazon ha risposto di non sapere nulla e ha invitato a parlare con gli azionisti.

 

Germania, farmacie online: trend dei visitatori

 

Che abbia fondamento o meno, la voce prospetta comunque un modus operandi molto caro ad Amazon, che negli Usa ha lanciato la sua farmacia online solo dopo avere acquisito Pillpack, un’altra web-pharmacy già ben avviata. E a proposito di Usa, dall’altra parte dell’Atlantico stampa e addetti ai lavori continuano a dibattere sull’ultima mossa di Jeff Bezos. Tra i tanti vale la pena citare un articolo della rivista Healthline, dove si afferma che i prezzi praticati da Amazon Pharmacy non sarebbero sempre i più convenienti: l’anticoagulante Xarelto da 20mg, per esempio, viene venduto a 15,99 dollari a compressa, ma alcune farmacie  online canadesi lo propongono a 1,60; una confezione di atorvastatina da 30 unità (20mg) costa su Amazon Pharmacy 14,90 dollari, Kroger (una catena di alimentari con corner farmaceutici) lo vende a sei.

 

Il mercato globale della farmacia online secondo Iqvia

 

Per alcuni commentatori, Amazon può diventare conveniente per chi compra farmaci di tasca propria (cioè non se li fa rimborsare dall’assicurazione sanitaria) e quindi approfitta degli sconti ai clienti Prime (fino all’80%). Potrebbe essere un incentivo anche il servizio di consulenza a distanza h24, con un farmacista sempre pronto a rispondere, ma tra i commentatori c’è chi obietta e ricorda che il rapporto di fiducia con il farmacista vicino a casa potrebbe rivelarsi più forte. «Amazon punta principalmente su prezzo e consegna» osserva Mark Campbell , vicepresidente Clinical solutions di RxBenefit.

Attenzione però a non scommettere incautamente sull’appoggio dei consumatori. In Germania, un sondaggio condotto nei giorni scorsi dall’istituto di ricerche Appinio su un campione di mille tedeschi ha rivelato che il 62% non avrebbe difficoltà ad acquistare un sop-otc su Amazon e il 49% farebbe lo stesso con un farmaco etico. La propensione si fa particolarmente alta tra gli intervistati di età tra i 25-34 anni, il 68% dei quali dichiara una netta apertura verso Amazon, ma è superiore alla media anche tra i 45-54 anni (65%). Tra i 55-65 anni, invece, solo uno su tre (36%) invierebbe una ricetta ad Amazon Pharmacy.

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