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La clinica virtuale di Amazon prossima allo sbarco sul mercato della sanità

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Entro la fine dell’anno Amazon offrirà la propria app di servizi sanitari digitali – Amaon Care – alle aziende americane perché la mettano a disposizione del loro personale. Ad annunciarlo lo stesso gigante dell’e-commerce, che per quest’estate avrà iscritto alla piattaforma tutti i suoi dipendenti Usa. Lanciata in via sperimentale nel settembre 2019 (e rivolta inizialmente ai soli collaboratori della sede centrale di Seattle e alele loro famiglie), Amazon Care è una vera e propria clinica medica virtuale, una “suite” di applicativi digitali per l’assistenza remota e la richiesta di prestazioni.

 

 

Tra i servizi, spiccano la chat con l’infermiere professionale, per avere informazioni o consigli h24 su tutto ciò che riguarda la salute; l’assistenza domiciliare con richiesta via app, per avere un’infermiere a casa che effettui medicazioni, iniezioni, trattamenti; il teleconsulto con il medico, per ricevere una diagnosi o farsi prescrivere un farmaco (sempre h24). La ricetta, ovviamente, può essere inviata online alla farmacia di fiducia, con l’alternativa del ritiro del farmaco nel punto vendita (all’ora prescelta) oppure della consegna a casa o in ufficio, con corriere Amazon, tempo massimo un paio d’ore. «Amazon è l’unico cliente aziendale che abbiamo servito fino a oggi» spiega Kristen Helton, direttore di Amazon Care «riteniamo che ci siano molte altre imprese con esigenze analoghe ed è a loro che adesso stiamo guardando».

 

 

Viene spontaneo chiedersi quale ruolo potrebbero recitare in Amazon Care le due farmacie online del gruppo, ossia Pillpack e Amazon Pharmacy, ma come scrive la Cnbc le tre compagnie sono gestite in modo autonomo all’interno della società. «Non posso fare congetture su quello che accadrà in futuro» ha risposto Helton a chi chiedeva su eventuali sinergie tra le tre attività. Di certo, Amazon si prepara a entrare con decisione in un settore – quello della sanità digitale – che a detta degli esperti promette molto. «Credo che nel futuro avremo percorsi sanitari ibridi» dice Bob Kocher, partner della società di venture capital Venrock «andremo a visitare il medico quando abbiamo bisogno di una prestazione o di un esame radiologico, ma molte altre visite le faremo a distanza». E sbaglia chi pensa che lo scenario riguardi soltanto gli Usa: in Germania, dove da luglio la ricetta diventerà digitale, farmacie online come DocMorris e Shop Apotheke hanno stretto accordi con società che commercializzano app per il teleconsulto medico con l’obiettivo di offrire visita a distanza e ricetta elettronica.

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