Acidità e reflusso, nuovo approccio a base di sostanze naturali ad azione locale

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Quasi tutte le persone ne soffrono almeno una volta nella vita. Stiamo parlando delle problematiche del tratto gastro-esofageo: reflusso, gastrite e difficoltà di digestione. Se da un lato sono molto diffuse, colpendo un’ampia fascia di popolazione, in Europa tra l’8.8%–25.9%, riconoscerle non è affatto semplice perché sono caratterizzate da più sintomi come gonfiore, difficoltà di digestione, bruciore di stomaco e meteorismo. I due organi coinvolti in questo tipo di problematiche sono esofago e stomaco. Il primo funziona proprio come uno scivolo, infatti il cibo non cade semplicemente nell’esofago ma viene spinto nello stomaco dai muscoli della parete esofagea, coinvolgendo oltre 50 muscoli nella deglutizione. Il secondo, lo stomaco, somiglia ad una “bisaccia”. Ha molte funzioni, a partire da quella di “organo di riserva” ed è il luogo dove il cibo viene immagazzinato e parzialmente modificato attraverso complesse reazioni fisico-chimiche, per poi passare nell’intestino.

Come si difendono stomaco ed esofago dalle sostanze irritanti.

In condizioni fisiologiche le mucose dell’esofago e dello stomaco contrastano l’azione delle sostanze irritanti mediante sistemi di difesa selezionati dall’evoluzione naturale. Questi sono la saliva e bicarbonato per l’esofago e muco gastricoper lo stomaco. Sono sistemi estremamente efficienti ma quotidianamente vengono messi alla prova da ciò che mangiamo, dal fumo, dall’inquinamento, da virus e batteri e questo può portare all’insorgenza di reflusso, gastrite e difficoltà di digestione. Va precisato che sono disturbi legati da un comun denominatore: il contatto delle mucose con i succhi gastrici o con agenti irritanti. L’intervento terapeutico classico, in questi casi, si è focalizzato nel ridurre l’acidità dei succhi gastrici. Seppure efficace comporta la modifica dell’ambiente dello stomaco. Bisogna sempre ricordare che la produzione di acido da parte dello stomaco è un vantaggio evolutivo che si è sviluppato più di 350 milioni di anni fa. Insomma, essenziale per la sopravvivenza.

Proteggere stomaco ed esofago è possibile ma senza allontanare il nemico acido.

Un nuovo approccio che permette di curare i disturbi del tratto gastro-esofageo è quello focalizzato al mantenimento della sua ottimale funzionalità ma che tenga conto della sua complessità e delle sue funzioni. Molto utili in queste condizioni sono i sistemi di sostanze naturali a base di frazione polisaccaridica da aloe, dotata di alta affinità per la mucosa e dalla componente minerale naturale composta da Limestone (carbonato di calcio) e Nahcolite (bicarbonato di sodio), che svolge un’azione tamponante locale nell’immediata prossimità della mucosa. Questa azione è particolarmente importante per neutralizzare eventuali molecole di acido che dovessero penetrare gli strati superficiali di muco. Tali azioni si integrano con l’attività protettiva nei confronti dei radicali liberi per mezzo della frazione flavonoidica da estratti liofilizzati di camomilla e liquirizia.

Bibliografia

  1. Update on the epidemiology of gastro-oesophageal reflux disease: a systematic review Hashem B El-Serag, Stephen Sweet, Christopher C Winchester, John Dent
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