Amazon aveva aperto la strada una decina di anni fa a Seattle con il suo negozio Amazon Go, il primo a ricorrere all’AI per eliminare le casse e registrare la spesa con telecamere e sensori. Poi era toccato alla gdo, anche in Italia, e ora è la volta della parafarmacia. Non nello stivale ma in Portogallo, altro Paese europeo dove il farmaco otc può essere venduto anche fuori dal canale farmacia. Da pochissimi giorni, infatti, ha aperto a Lisbona Pharma & Go, la prima parafarmacia lusitana (o almeno così si definisce) completamente gestita dall’intelligenza artificiale. Titolare del punto vendita, che sorge nel modernissimo quartiere del Parque das Nações, la farmacista Catarina Dias, oltre vent’anni di esperienza professionale alle spalle, che con questo progetto vuole offrire alla sua clientela un’esperienza d’acquisto rapida, semplice e “senza stress”: niente casse, niente code, apertura 24 ore su 24 e sette giorni su sette.
L’esperienza di acquisto ricalca molto da vicino il modello Amazon GO: per entrare si deve avvicinare al lettore che è accanto all’ingresso una carta di credito o un altro tipo di moneta elettronica (per esempio lo smartphone); la porta si apre e si accede all’area di vendita, grande circa 85 m² e dei tutto priva di addetti (con o senza camice bianco). Un sistema di videocamere, sensori di movimento e “controllori del peso” tiene traccia in tempo reale dei prodotti che il cliente prende dagli scaffali, a prescindere da dove vengono riposti (in tasca o nella borsa). All’uscita, l’intelligenza artificiale registra automaticamente gli articoli prelevati e addebita l’importo sulla carta registrata all’ingresso.
L’assortimento di Pharma & Go copre le principali categorie della parafarmacia: cosmetica, integratori alimentari, prodotti per l’infanzia (pannolini, ciucci), dispositivi medici, soluzioni ortopediche, prodotti per igiene orale e personale, lubrificanti e farmaci Otc (al contrario dell’Italia, la legge portoghese richiede nelle parafarmacie la sola supervisione di un farmacista, non la presenza fisica). Mancano ovviamente i farmaci con obbligo di ricetta, che nel Paese lusitano possono essere dispensati soltanto in farmacia (neanche online).
La scelta di situare il punto vendita a Parque das Nações non è casuale: secondo la titolare, l’area combina elevato flusso pedonale, una popolazione in prevalenza giovane e una forte propensione all’uso di tecnologie digitali, tutte condizioni ideali per testare un modello di retail “disruptive”. L’intento dichiarato di Pharma & Go, infatti, non è solo quello di aprire una nuova parafarmacia, ma dimostrare la fattibilità commerciale di un format che unisce convenienza, tecnologia e accessibilità, limitato per ora al comparto healthcare.
Tuttavia, il progetto solleva interrogativi significativi in termini regolatori. In Portogallo – come in molti Paesi europei – la vendita di medicinali soggetti a prescrizione è strettamente regolamentata. Secondo la normativa vigente, una “farmácia” deve avere un farmacista che assicuri “efectiva e permanente” la direzione tecnica dell’esercizio, assumendo la responsabilità per gli atti farmacèutici. concorrencia.pt+1 Ciò implica che uno spazio completamente automatizzato, senza personale presente, non può operare come farmacia tradizionale autorizzata alla dispensazione di prescrizione medica.
Il caso Pharma & Go, in sostanza, appare un esperimento commerciale e tecnologico, un laboratorio di retail ibrido a metà strada tra convenience store automatizzato e parafarmacia. Andrà capita la sostenibilità del modello, ma soprattutto occorrerà vedere se la combinazione tra AI, sensori e pagamento automatico può garantire una user experience sicura e affidabile anche per categorie di prodotto “sensibili” come integratori, dispositivi medici e articoli per la salute e l’igiene. Per ora, Pharma & Go resta un “unicum”: un’idea audace che da un lato affascina ma dall’altro lascia dubbiosi.








