A Verona apre il primo negozio con intelligenza artificiale. Volpe (Retail hub): più tempo al consiglio

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Si chiama “Prendi&Vai” ed è il primo negozio in Italia a usare l’intelligenza artificiale per rendere la spesa veloce e comoda. Lo ha inaugurato un paio di settimane fa a Verona Dao – la cooperativa esercenti associata a Conad  che copre Veneto occidentale e Trentino – assieme all’incubatore di startup Retail Hub, e anche se il concept nasce per assecondare i bisogni del cliente “frettoloso” del Largo consumo una valutazione da parte della farmacia è comunque opportuna, considerata la cronica mancanza di personale che l’affligge.

Prendi&Vai appartiene al format Tuday di Conad, i supermercati di prossimità con cui l’insegna ha cominciato da un paio di anni a presidiare i centri cittadini: clientela da uffici che fa la spesa nella pausa pranzo, studenti, turisti. Tecnicamente è un “negozio autonomo”, come i famosi Amazon Go: si entra, si sceglie e si esce, senza code alle casse perché il pagamento è digitalizzato. La novità rispetto alle esperienze precedenti sta nel ruolo che il concept messo a punto da Retail Hub affida all’intelligenza artificiale: tramite telecamere e sensori perimetrali, l’algoritmo “annota” per ogni cliente i prodotti che preleva dagli scaffali o dagli espositori, annulla quelli che rimette al loro posto e infine genera lo scontrino. «Negli Amazon Go» spiega a Pharmacy Scanner Massimo Volpe, co-founder di Retail Hub «l’identificazione avviene all’ingresso e a tal fine il cliente deve attivare l’app dedicata. In Prendi&Vai, invece, l’intelligenza artificiale è in grado di distinguere i singoli clienti e attribuire a ognuno la sua spesa, senza rischi per la privacy; l’app entra in gioco soltanto all’uscita, dove ci sono i totem digitali per pagare, ma chi non ce l’ha può “strisciare” la sua carta di credito».

Si tratta, in sostanza, di un concept che lavora sul fattore tempo. «Lo store di Verona misura 300 mq e sorge a pochi passi dalla Casa di Giulietta» osserva Volpe «la sua clientela è quella di chi lavora negli uffici e nei negozi del centro città o dei turisti, che devono fare la spesa quotidiana e non certo la scorta settimanale. È un format che punta a uno specifico cluster, con un posizionamento che fa volutamente leva sull’innovazione».

Queste, quindi, sono le condizioni alle quali il concept merita di essere valutato anche da parte del mondo della farmacia, che Retail Hub conosce molto bene. «Il fatto che sia un negozio automatico» avverte Volpe «non vuol dire che non ci siano addetti e manchi il rapporto umano. Nel Prendi&Vai di Verona sono sempre presenti tre persone, che assistono e consigliano. Come negli Usa, dove alcuni Amazon Go dispongono di banchi serviti. È un modello ibrido che può essere di ispirazione per le farmacie frequentate dallo stesso genere di clientela di Prendi&Vai: la carenza di personale, che tormenta la farmacia quanto altri canali del retail, richiede soluzioni innovative e l’intelligenza artificiale è tra queste».

Nessun rischio, dunque, di avvicendamenti tra macchina e uomo, così come di sfilacciamenti del rapporto fiduciario tra farmacista e paziente. «Al contrario» rimarca Volpe «liberando il personale dalla monotonia del servizio alla cassa e della vigilanza agli scaffali per prevenire taccheggi, l’intelligenza artificiale consente ai farmacisti di dedicarsi interamente al loro vero lavoro, che è quello di consigliare e assistere. In aggiunta, sensori e telecamere registrano in tempo reale i consumi e quindi aiutano a prevenire le rotture di stock».

Un luogo comune da cancellare anche quello che vede nella diffusione di questi sistemi una resa ad Amazon & C. «È vero semmai il contrario» obietta Volpe «perché l’intelligenza artificiale riduce drasticamente il tempo dedicato al servizio di minor valore e dà tutto invece alla relazione con il cliente, dove l’e-commerce è deficitario».

Dopo l’inaugurazione di Verona, Retail Hub e Dao inaugureranno un secondo Prendi&Vai a Trento ai primi del 2024. «Parallelamente» conclude Volpe «stiano ragionando sullo stesso modello con altre realtà della gdo, anche per soluzioni che prevedono il banco servito».

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