Scontrini, nel primo semestre 2025 medie in lieve calo, ma cresce il valore unitario. L’incognita inflazione
Calano gli scontrini anche se lievemente (-1,3%), cresce invece del 3,4% il loro valore medio, che sfiora i 50 euro a ricevuta. Sono i due numeri che fotografano l’andamento degli ingressi in farmacia nel primo semestre di quest’anno così come arrivano dal report realizzato da Iqvia per Pharmacy Scanner. Nel periodo che va da gennaio a giugno, dice l’analisi, ogni farmacia ha battuto in media 27.725 scontrini, appena 300 in meno rispetto ai 28.090 emessi nei primi sei mesi del 2024.
Un confronto esteso a un periodo di osservazione più lungo, tuttavia, rivela che nel tempo gli ingressi restano sostanzialmente stabili: nel primo semestre del 2023, per esempio, la media complessiva ammontava a 28.020 scontrini per farmacia, nel secondo semestre del 2023 si fermava a 27.641, negli stessi sei mesi del 2024 risaliva a 28.090. In altre parole, almeno in apparenza nuovi servizi (come la telemedicina) e prime riclassificazioni (le gliptine) non sembrano avere ancora inciso sul flusso complessivo degli ingressi. Oppure – considerato che al giro di boa del primo semestre l’area commerciale della farmacia perdeva in volumi quasi l’1% rispetto al 2024 – grazie a servizi e riclassificazioni la farmacia ha potuto compensare il calo di ingressi legato alla contrazione dei consumi out of pocket. La stagione autunnale dovrebbe aiutare a capire qualcosa di più.
Se gli scontrini sono in calo, come detto, si muove invece in controtendenza il loro valore: 28,8 euro la media per ricevuta nei primi sei mesi di quest’anno, un euro in più rispetto allo stesso periodo del 2024. Le ragioni che spiegano il fenomeno sono note e le aveva citate anche Assosalute una settimana fa nel suo rapporto annuale Numeri e indici dell’automedicazione: l’incremento del valore medio dello scontrino a fronte di volumi in calo è da ascrivere all’aumento dei prezzi, che è a sua volta conseguenza dei nuovi lanci e dell’inflazione.
Il ruolo di questi due fattori sul valore degli scontrini è evidente nel primo grafico in alto: per quanto frastagliate, le due curve (colore arancione) che vanno da ottobre 2023 a luglio 2024 e da ottobre 2024 a giugno 2025 evidenziano un’indiscutibile tendenza a crescere. Una tendenza che, rafforntata al lieve decremento degli ingressi, costringerà la filiera forse già da quest’autunno a una riflessione sulla sostenibilità di certi rincari.