Sono sempre 34 milioni gli italiani che nell’arco di una giornata navigano su internet. E’ quanto indica l’ultima rilevazione di Audiweb, la società partecipata da editori, agenzie di pubblicità e imprese che monitora traffico e audience su internet: a luglio, dicono i dati, il 56,2% della popolazione dai due anni in su si collega almeno una volta al web nel corso della giornata. E sfiorano i 42 milioni (il 70% degli italiani) gli utenti che sono andati online almeno una volta nell’arco del mese. Sono in buona parte gli stessi valori rilevati da Audiweb nel gennaio scorso, anche se in quest’ultima indagine è stata utilizzata una nuova metodologia di analisi che rende inattendibili i confronti con le ricerche precedenti. In particolare, dicono le statistiche, tra i 34 milioni di utenti-giorno di luglio sono 28,9 milioni i navigatori che hanno viaggiato sul web da smartphone (il 63% degli italiani di 18-74 anni), 12,9 milioni quelli che hanno usato il computer (il 21,3% degli italiani dai due anni in su) e 5,5 milioni coloro che hanno utilizzato il tablet (il 12% degli italiani di 18-74 anni).
[/vc_row]
Se il numero degli italiani che naviga in una giornata media resta stabile, risulta invece in netta crescita quello dei connazionali che comprano online. E’ quanto riporta l’ultima indagine dell’Osservatorio multicanalità, promosso da School of Management del Politecnico di Milano e Nielsen: condotta su di un campione di 45mila individui che navigano da casa e dall’ufficio, la ricerca dice che sono più di 23 milioni gli italiani che negli ultimi 12 mesi hanno effettuato almeno un acquisto sul web. Rispetto alla stessa indagine di un anno fa è un balzo in avanti di circa 2,5 milioni di persone, che diventano 3,8 se si aggiungono anche gli italiani che usano internet per cercare e raffrontare ma poi concludono l’acquisto in negozio (per un totale di 35,5 milioni, pari al 67% della popolazione sopra i 14 anni).
Le medie spiccano un balzo tra i cosiddetti “Everywhere shopper”, ossia quella fetta di 6,6 milioni di italiani che comprano ovunque, a qualsiasi ora e con ogni tipo di device: negli ultimi 12 mesi, il 30% di questa categoria di consumatori ha acquistato online con frequenza almeno settimanale e il 45% lo ha fatto almeno una volta al mese. Dal 2017 la categoria degli “Everywhere shopper” è cresciuta di 300mila unità e rappresenta oggi il 29% di chi ricorre all’e-commerce. Di costoro, il 42% appartiene è un millennial (nati tra il 1980 e il 2000), il 47% appartiene alla generazione X (nati tra il ’60 e l’80) e solo l’11% è un Baby Boomer (nati tra il ’45 e il ’60). Tra i neofiti dell’e-commerce, invece, il 28% è un boomer, il 27% un millennial e il 45% fa parte della generazione X.
Cambiano anche le dinamiche di acquisto. I dati, infatti, dicono che è in costante calo il gap tra “showrooming” si cercano le informazioni nel punto vendita fisico e si acquista online) e “info-commerce” (si cercano le informazioni online e si acquista nel negozio): oggi segue il primo percorso il 48% dei consumatori multichannel – cioè che acquistano on e offline – mentre fa info-commerce il 53%. Nel 2012, erano rispettivamente il 34 e il 74%. «La fetta di popolazione più matura, che pareva meno affine alla possibilità di cercare prodotti e informazioni online» ha spiegato Christian Centonze, Fmcg solutions leader di Nielsen, nel convegno organizzato a Milano il 4 ottobre per presentare i dati dell’Osservatorio «si è affacciata sul mondo della multicanalità».
Tra i consumatori digitali, inoltre, cresce l’impiego sinergico e ibrido di touchpoint online e offline, utilizzati sia per la ricerca di informazioni sia per l’acquisto vero e proprio. «Il punto vendita» ha commentato Giuliano Noci, responsabile scientifico dell’Osservatorio «mantiene una sua centralità nel processo d’acquisto anche per i segmenti più evoluti, ma con una vocazione diversa, che affianca all’acquisto la dimensione esperienziale».