Il deblistering in Italia, una farmacia di Verona che lo fa da 15 anni racconta la sua esperienza

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Dal Giappone passando per l’Olanda ora la parola deblistering si sta diffondendo anche in Italia

Molti associano imprescindibilmente il termine alle automazioni forse perché il verbo, ancor prima dello scopo, arriva dalle aziende che le commercializzano e premono su un’attività che riporta il Farmacista alle radici della professione.

Il Deblistering, lo spacchettamento dalle confezioni farmaceutiche, è già praticato in diversi paesi del mondo da almeno 50 anni per necessità che si presentano dal terreno in cui si svolge questa partita, diverso per regole ma accomunato dalle stesse finalità.  Anche in Italia il deblistering comincia ad interessare il mondo della Farmacia.

Sicuramente il post Covid ha fatto emergere questa necessità in un sistema poco preparato a rispondere a un cambiamento così radicale e repentino. Bensì non lo fosse nemmeno il sistema farmacia, ha però dimostrato in piena crisi, la capacità di potersi adattare velocemente e rispondere alla domanda di aiuto, per virtù senza negare l’opportunità di fare impresa.

Queste capacità ora, in un periodo in cui si può meglio riflettere, possono e devono trovare una risposta in quello che dovrà diventare un sistema interconnesso per dare risposte a crescenti alle nuove domande…. e chi meglio della Farmacia del territorio può portare delle risposte veloci e funzionali alle necessità del Sistema Sanitario? E non solo risposte ideologiche ma anche funzionali a scelte realizzabili e sostenibili.

Al tempo stesso la farmacia attraversa una crisi esistenziale e potrebbe essere non adeguatamente preparata a compiere delle scelte strategiche, spesso decide per strade che sembrano le più semplici ma poi si disattendono le aspettative.

Tornando al concreto…. è di deblistering che stavamo parlando e chiediamo un breve parere a chi prima di tutti e contro tutti da 15 anni ha cominciato a Costruire questo Servizio. La Dr.ssa Bianca Peretti di Verona:

Cos’è per lei il Deblistering?

In un mercato dove il prodotto commercializzato porta a valore zero, l’attività del deblistering, inteso come la presa in carico del paziente, cioè lo svolgimento di un’attività atta a pianificare e organizzare un supporto alla cura garantendo un’assistenza continuativa e personalizzata, è un servizio che qualifica la professione del Farmacista. Diviene un mezzo potentissimo se compiuto professionalmente che determina un motivo di scelta personale da parte del cliente, insostituibile e non prevaricabile.

Come si comincia questa attività?

Occorre valutare tutti gli aspetti del lavoro che si vuole intraprendere perché come ogni cosa comporta un impegno in tempo, studio, organizzazione e investimento in locali e attrezzature adeguate, analizzando la propria clientela in “target” perché dobbiamo sempre ricordare di creare Servizi che siano sostenibili e redditizi per la farmacia.

Partire con le Rsa può dare una svolta concreta a questa attività?

Sebbene la mia attività nel tempo abbia raggiunto un numero considerevole di clientela privata fidelizzata; certamente cominciare un’attività per uno o più Centri Servizi (Rsa, Rp o Comunità alloggio), contrattualizzando un servizio fin da subito multiutente, permette risultati più tangibili. Comporta anche fin dall’inizio un diverso e maggior impegno organizzativo e un maggior investimento iniziale, senza aver fatto gavetta. L’analisi diventa più complessa e occorre considerare che le forniture devono essere puntuali e validate. Ci saranno controlli da parte delle autorità competenti e quindi occorre conoscere bene gli aspetti normativi e le richieste delle singole Regioni, nonché delle singole Aziende Sanitarie.

Cosa ci può consigliare più concretamente?

Consiglio di informarsi adeguatamente cercando di considerare tutti gli aspetti. In ogni caso affidarsi ai giusti partner che possano guidare a intraprendere correttamente quest’attività se non fornitori che abbiano la giusta esperienza.

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Quindi una domanda che si fa concreta in un quadro normativo italiano, differente per Regione e declinato all’attuazione e al controllo da parte dei Servizi Farmaceutici Territoriali.

Abbiamo esordito con “dal Giappone passando per l’Olanda…” perché l’importatore che coinvolgiamo in quest’articolo è una azienda, MaxMedical, che ha esordito partendo dai Centri Servizi già clienti per arrivare alle Farmacie. Concessionaria della multinazionale Yuyama, produttore dal ’64 di automazioni per il Deblistering, già importata in nord Europa da oltre quindici anni dalla Baxter.pse, MaxMedical dal 2012 si occupa di terapia sicura principalmente per le Rsa.

Come state affrontando il mercato italiano?

Il mercato italiano è molto promettente perché presenta una popolazione longeva e il Sistema Sanitario Nazionale deve trovare risposte a diversi problemi: la mancanza di personale sanitario, gli stipendi non allettanti delle diverse categorie nella Sanità, condizioni e obiettivi di lavoro poco attraenti, etc. Queste situazioni portano a disservizi nella Sanità. Per cultura, rispetto altri paesi, l’Italia nel settore Sanità è piuttosto “riflessiva” nel dare risposte certe e veloci rispetto alle attese. Anche il mercato privato non è adeguatamente preparato nel valutare tutti gli aspetti per affrontare in maniera competitiva le nuove sfide. Da queste veloci considerazioni siamo certi che il Deblistering sarà una risposta ad una domanda formata e crescente ma è necessario conoscere molti aspetti per dare un servizio soddisfacente.

Il mercato italiano si stia ancora formando e ci permette in questo momento, già certi di avere nelle soluzioni Yuyama il massimo della tecnologia, di completare la nostra offerta che risponde a tutte le situazioni e alle reali esigenze. Il nostro obiettivo è che tutti i nostri clienti abbiano successo. La strada per raggiungerlo deve essere sostenibile in base alla capacità del momento con una crescita accompagnata e graduale in base all’esigenza.

Ad esempio? In passato abbiamo peccato di concentrarci prevalentemente sull’ aspetto commerciale rispetto un prodotto che arriva già evoluto, maturato in mercati già formati (https://www.spitsbv.nl/over-spits/alkmaar), non considerando che in Italia siamo agli esordi.  I Farmacisti potrebbero farsi un’idea non propriamente corretta della domanda corrente e mancano di tutte le informazioni. Nell’ambiente si parla di sistemi integrati interoperabili al mondo sanitario, cartelle elettroniche informatizzate integrate, hub-spoke, sistemi automatizzati di diversa natura quando spesso le Farmacie non sanno nemmeno quanti pazienti cronici già riforniscono, come profilarli e cosa offrigli. Non sanno le reali esigenze di una Casa di Riposo. Non si conosce in modo corretto di come eseguire il processo di preparazione delle dosi personalizzate.

Ci siamo quindi concentrati sull’informazione, formazione e la capacità di affiancare al meglio i nostri clienti. Per accrescere questa conoscenza da trasferire stiamo pilotando progetti in diversi ambiti: In Lombardia è in corso uno studio clinico coinvolgendo medici di base, 12 farmacie e un centro produttivo, tutti interconnessi.

Questo studio è rivolto al servizio domiciliare e mira a quantificare il valore dell’aderenza della terapia su pazienti politrattati. In ambito Rsa stiamo coinvolgendo diversi clienti per verificare tutti gli aspetti di valore del servizio esternalizzato, affinchè la nostra proposta possa essere completa e rispondente ad esigenze che nemmeno l’Rsa ha mai valutato.

Per il servizio domiciliare essenziale è saper profilare, prendersi carico il paziente e mantenere i propri clienti con un servizio unico. Oltre a questi aspetti abbiamo studiato una formula perché l’investimento sia accessibile, scalabile e trovi sempre un adeguato guadagno in base all’investimento.

Dove è possibile quindi reperire queste informazioni?

MaxMedical sta organizzando degli eventi che coinvolgono tutte le parti: Rsa, Medici e Farmacisti e Aziende Sanitarie. Chi interessato può contattarci per ricevere informazioni a riguardo.

Un panorama quindi in evoluzione dove Farmacie, Sistema Sanitario Nazionale, Aziende Sanitarie del Territorio e Aziende private sono chiamate a farsi le giuste domande per trovare le giuste risposte. Per il Farmacista l’opportunità di portare in primo piano la propria professione.

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