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Novità, c’è chi acquista farmacie non per costruire catene ma per fare deblistering

Filiera

C’è un nuovo tipo di capitale che ha cominciato a mostrare interesse per l’acquisto di farmacie. Un capitale “anomalo”, se così lo si può definire, perché non punta ad assemblare catene di grande estensione ma si accontenta di acquistare anche un solo punto vendita. Perché l’obiettivo non è fare retail, quanto piuttosto utilizzare la farmacia come “ponte” per offrire servizi che dalla farmacia devono per forza passare. Come nel caso del deblistering, ossia il riconfezionamento dei farmaci in dosi personalizzate: in Lombardia (l’unica regione ad aver regolamentato l’attività con un protocollo in vigore da un anno abbondante) chi vuole proporre il servizio tanto alla clientela retail quanto al “ricco” mercato delle Rsa deve disporre di una dotazione «assimilabile a quelle di un laboratorio galenico» in quanto a sistemi automatizzati, risorse umane e caratteristiche dei locali. E così, tra gli operatori del comparto c’è chi non ha esitato a comprarsi una farmacia per servire le residenze sanitarie lombarde senza incorrere in contestazioni.

Il caso più eclatante riguarda Deenova, multinazionale specializzata nelle soluzioni per la tracciabilità dei farmaci e dei dispositivi medici nelle strutture sanitarie. L’azienda, che annovera tra i suoi clienti Asl, ospedali e Rsa, ha la sua sede italiana a Gragnano Trebbiense, in provincia di Piacenza, e sempre nel piacentino controlla da alcuni mesi una farmacia aperta al pubblico, la San Polo di Podenzano. La titolarità – forse per incappare nelle incompatibilità della Lege 124/2017 – non fa capo alla multinazionale ma alla holding Deenova Farmacia, a sua volta detenuta interamente dalla casa madre.

Dall’esercizio di Podenzano, Deenova rifornirebbe diverse Rsa lombarde di farmaci e altri prodotti (integratori, per esempio) riconfezionati in dosi personalizzate, nel rispetto scrupoloso del protocollo regionale. Secondo alcune fonti, la farmacia piacentina sarebbe a sua volta rifornita da Farmacie comunali riunite di Reggio Emilia, l’azienda speciale che gestisce le 28 farmacie della città e fa anche attività all’ingrosso (preclusa a Deenova perché non disporrebbe dell’autorizzazione). Pharmacy Scanner ha contattato la sede italiana della multinazionale per raccogliere maggiori informazioni, ma la società non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Deenova comunque non è l’unico caso del genere: Ssh Pharma, startup con sede a Mediglia, in provincia di Milano, è un distributore che rifornisce esclusivamente ospedali e case di cura e qualche mese fa ha acquisito l’80% della farmacia di Castelnuovo Bocca d’Adda, comune del lodigiano di circa 1.500 abitanti (la quota restante fa capo all’ex titolare). Al momento, secondo quanto risulta a Pharmacy Scanner, Ssh si appoggerebbe alla farmacia per la preparazione di galenici a base di cannabis, ma a breve dovrebbe partire anche il riconfezionamento (sempre verso ospedali e Rsa).

Viene allora da chiedersi a quanto ammonta il mercato di riferimento se due società che gravitano soltanto sul canale ospedaliero arrivano a farsi una farmacia di proprietà pur di offrire il deblistering a Rsa e case di cura.

 

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