Cef-Unico: ok dalle banche, a breve il parere dell’Antitrust. Il via alla fusione forse a metà aprile
Dovrebbe accendere i motori tra un paio di settimane circa, probabilmente nei giorni che stanno attorno alla metà di aprile, la fusione tra Cef e Unico, le due principali società della distribuzione intermedia controllate dai farmacisti. È quanto riportano i rumors che circolano tra gli addetti ai lavori e gli osservatori che stanno seguendo il cantiere della joint venture. Nei giorni scorsi ha dato luce verde all’operazione anche Unicredit, l’ultima delle banche che ancora doveva sciogliere la riserva. Con il suo ok si completa così la “squadra” degli istituti (una trentina in tutto) che dovranno sostenere l’operazione, dove alla fine l’unica a mancare all’appello è Intesa-San Paolo.
A giorni poi dovrebbe arrivare anche il responso dell’Autorità garante della concorrenza: ricevuto da Cef e Unico i dossier sulla fusione, come da legislazione antitrust, l’Authority ha avviato le verifiche di rito per accertare che dall’operazione non scaturiscano concentrazioni tali da mettere a rischio la competizione tra operatori (incluso un giro di consultazioni tra le le altre aziende della distribuzione per raccoglierne i pareri, che sarebbe alle battute finali).
Intanto, secondo alcune fonti, in Cef sarebbero già iniziati i lavori per integrare i magazzini di Unico nel sistema gestionale che era di Cef e adesso è di QFarma, la newco che materialmente farà da contenitore alla fusione. In effetti, sono molti gli occhi puntati sui destini delle piattaforme logistiche che fanno capo alla società milanese: sono otto in tutto – Rivoli (Torino), Novara, Lainate (Milano), Calderara di Reno (Bologna), Udine, Nogarole Rocca (Verona), Monterotondo (Roma) e Modugno (Bari) – e l’interrogativo che più serpeggia tra gli osservatori è se rimarranno tutti nella newco oppure qualcuno prenderà a seguire altre vie.
In effetti sino a un paio di settimane fa, quando ancora Unicredit non aveva acceso la sua luce verde, circolavano voci di un possibile “spezzatino” dei magazzini di Unico nel caso in cui la banca si fosse tirata fuori. Con il sì di Unicredit l’ipotesi si può dire rientrata, ma ora tutti si chiedono dove scatteranno quelle economie di scala che rappresentano la “polpa” di ogni joint-venture. Ridondanze tra le due reti logistiche ci sono, ma ogni valutazione dovrà tenere conto della capacità di QFarma di servire tutte le farmacie socie e clienti e quindi niente al momento non ci sarebbe ancora niente di scritto.
Complica la partita il fatto che anche Cef ha in corso una ristrutturazione della sua rete logistica: a Poncarale, in provincia di Brescia, la società sta costruendo un nuovo polo commerciale di circa 22mila metri quadri (inaugurazione prevista nel 2026) che assorbirà le filiali di Cremona e Brescia; sul progetto tuttavia pesano le lamentele degli abitanti del luogo, preoccupati per i potenziali effetti sulla circolazione. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, si prevedono diverse centinaia di viaggi al giorno tra furgoni e auto del personale di Cef. Un altro bel rebus.