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Amazon ne combina un’altra: ora ha l’autorizzazione alla vendita online dei farmaci veterinari sop

Filiera

Amazon colpisce ancora. E sempre alla chetichella, com’è suo solito, allarga ulteriormente la testa di ponte nel mercato italiano del farmaco che aveva aperto a marzo con l’acquisto dell’ex parafarmacia Pulker di piazza Cadorna, a Milano. La nuova notizia è che da qualche giorno – difficile essere più esatti, vista la riservatezza con cui agisce – il colosso dell’e-commerce si fregia del bollino europeo che contraddistingue gli operatori online autorizzati a vendere i farmaci veterinari sop. Per vederlo basta andare sul suo marketplace e cercare un antiparassitario come Frontline, Seresto o Advantix: se il rivenditore è Amazon e non una terza parte, nella pagina del prodotto compare ora anche il bollino, che con un semplice click rimanda alla scheda del ministero della Salute dove sono riepilogate le informazioni relative al rivenditore.

 

Amazon ora ha il bollino Ue per la vendita online dei farmaci veterinari sop

 

Nella scheda del Ministero l’altra sorpresa: Amazon non figura con l’indirizzo di un negozio fisico o di uno dei suoi poli logistici, ma con quello dei suoi uffici, in viale Monte Grappa a Milano. Quindi, all’acquirente che compra sul suo marketplace (ripetiamo, se è Amazon a vendere e non una terza parte) il gruppo potrà spedire da uno qualsiasi dei suoi magazzini.

Quella dell’indirizzo è il dettaglio che più ha attirato l’attenzione di quei pochi ai quali Pharmacy Scanner ha chiesto un parere prima di uscire con la notizia. In diversi non sono riusciti a spiegarselo, invece per Michele Bertazzo, farmacista titolare torinese con una vetrina su Amazon dalla quale commercializza prodotti dell’extrafarmaco, il “busillis” potrebbe nascondersi tra le pieghe del Regolamento Ue sui farmaci veterinari che l’Italia ha armonizzato con un decreto legislativo (218/2023) in vigore da questo gennaio. «Probabilmente» spiega il farmacista a Pharmacy Scanner «è dovuto al fatto che Amazon risulta un “esercizio commerciale non registrato”: come scrive lo stesso Ministero, se intendono vendere a distanza i medicinali veterinari senza obbligo di prescrizione che possono essere commercializzati al di fuori delle farmacie, tali esercizi devono registrarsi nel Nuovo sistema informativo sanitario (Nsis) e notificare l’intenzione di vendere a distanza. Per registrarsi, le informazioni da inviare includono denominazione, indirizzo completo, partita iva, indirizzo del sito web utilizzato a tale fine e altro ancora. In sostanza, non si parla di indirizzo del magazzino ma di ragione sociale».

È evidente che la notizia merita subito una riflessione aggiornata da parte della filiera e Pharmacy Scanner è già pronto a dare il suo contributo: ad Amazon e alle sue “silenziose” mosse” nel retail del farmaco (veterinario e non) è infatti dedicato il primo appuntamento di Scanner Orizzonti Data Brief, il nuovo format “snello” che recupera la formula di Scanner Orizzonti e l’adatta alla modalità webinar. Venerdì prossimo, 24 maggio, dalle 11, rifletteremo su ciò che si prospetta per il mercato e per la farmacia assieme a esperti e protagonisti della filiera: Quintino Lombardo, esperto di legislazione della farmacia; Vincenzo Masci, componente del management board commercial & marketing di Phoenix Pharma Italia (la holding cui fa capo Lloyds-Benu Farmacia) e Francesco Ghibaudo, chief marketing & customer officer di Dr.Max; Francesco Zaccariello, founder e ad di Atida eFarma, e Michele Bertazzo, co-titolare della Farmacia Nuova di Cambiano (provincia di Torino) e “seller” su Amazon. Per assistere basterà collegarsi ai social della rivista, Facebook e Linkedin.

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