Gode di ottima salute il mercato degli integratori indicati per il benessere dell’intestino e più in generale dell’apparato digerente. Tanto che negli ultimi 12 mesi (anno mobile terminante ad aprile) il comparto fa registrare un incremento a valori del 7,7% sul periodo precedente, che porta il fatturato annuo a 700 milioni di euro. Il canale farmacia ne assorbe la fetta maggiore: sono circa 630 milioni di euro, grazie a un incremento sui dodici mesi precedenti del 7,2%. A spingere però non sono stati soltanto i volumi di vendita (cresciuti comunque del 3,9%): ha contribuito anche un consistente aumento del prezzo medio delle confezioni, che ha fatto registrare un balzo in avanti del 3,1% (circa 0,41 euro).
Anche in parafarmacia il comparto viaggia in territorio positivo: sebbene il giro d’affari generato nel canale non superi i 48 milioni di euro, la crescita in valori tocca punte del 16,3%. E volano anche i volumi (+13,6%), con 3,8 milioni di confezioni vendute nell’ultimo anno. Colpisce in particolare il caso degli antidiarroici: nonostante una diminuzione del prezzo medio delle confezioni del 2,1% (circa 0,26 euro) il segmento mette a segno una crescita a doppia cifra, sia nei volumi (+33%), sia nei fatturati (+30,3%). Non mostrano gli stessi numeri ma viaggiano anche loro con il segno più i corner di super e ipermercati, che chiudono i dodici mesi con un giro d’affari di circa 21 milioni di euro (+3,8% la crescita in valori).
A scomporre per segmenti l’insieme del comparto (cioè nel totale dei canali di vendita), gli integratori che mostrano il tasso di crescita più significativo sono innanzitutto gli antiacidi e i prodotti per il bruciore di stomaco: con quasi 5,3 milioni di confezioni vendute nell’ultimo anno mobile (+10,9%) e 59 milioni di euro di fatturato, questi prodotti mettono a segno una crescita in valori del 18%. Ma anche qui l’apporto assicurato dall’aumento dei prezzi è evidente: da 10,6 euro a 11,29 (+6,5%). A doppia cifra anche la crescita dei medicinali antidiarroici: +14,9% in valori, per un fatturato che si aggira sui 19 milioni di euro. Gli unici a mostrare segno negativo sono i prodotti per il fegato: in questo caso un aumento dei prezzi di quasi 0,70 euro a confezione non basta a zavorrare il calo delle vendite (-6,5%), tanto che il giro d’affari si ferma a 15,6 milioni (contro i 16,1 dell’anno precedente) in calo del 3%.
Anche nella scomposizione per regioni (stavolta nel solo canale farmacia) il comparto mostra dati prevalentemente positivi. In Lombardia si concentra quasi il 20% del fatturato, circa 121 milioni di euro, in crescita rispetto al 2017 dell’8,1%. Ma a registrare i segnali di crescita più evidenti è senz’altro la Sicilia: nonostante il giro d’affari generato dal comparto non superi nell’Isola i 40 milioni di euro (il 6,4% rispetto al totale regionale), la crescita in valori è a doppia cifra e tocca punte del 12%. Bene anche i volumi (+8,3%) con oltre 3 milioni di confezioni vendute.
Uno sguardo infine ai best-seller, sempre nel canale farmacia, dove balza subito all’occhio come i primi dieci coprano il 76% del mercato. Al primo e al terzo posto si trovano rispettivamente Enterolactis plus ed Enterolactis nella sua formulazione originaria, entrambi lanciati da Sofar. A separarli è il Lactoflorene, prodotto da Montefarmaco. In tutti e tre i casi, come i farmacisti sanno bene, si tratta di fermenti lattici vivi volti a ristabilire l’equilibro della flora batterica intestinale.