Archiviata definitivamente una stagione invernale particolarmente intensa per quanto concerne l’incidenza delle patologie da freddo, il mercato della farmacia si addentra nella primavera con un abbrivio che tende a calare di mese in mese. Ad aprile, dicono le elaborazioni di Iqvia, il canale rimane quasi stabile nel fatturato con un una lievissima contrazione dello 0,3% sullo stesso mese dell’anno passato, che diventa però -1% se l’analisi abbraccia gli ultimi dodici mesi. L’invarianza è il risultato della somma algebrica tra le perdite registrare dal comparto dei farmaci etici (-3,5% in valori rispetto aprile 2017) e del paniere Iqvia dei nutrizionali (-1,4%) da un lato e degli incrementi registrati dai panieri Iqvia dell’Otc (+5,8%) e della Personal care (+6,7%).
Segno nettamente negativo, invece, per il canale dei super e ipermercati, che ad aprile arretra dell’1,3% a causa delle contrazioni di Nutrizionali (-1,7%), Patient care (-4,8%) e Personal care (-3,2%). Va peggio ancora ai punti vendita forniti di corner, che perdono il 5,7% in valori a causa di Nutrizionali (-11,7%) e Patient Care (-21%). Compensa ma solo in parte l’Otc (ossia farmaci di automedicazione, integratori e altri prodotti per il trattamento delle patologie minori), che ad aprile mette a segno una crescita del 2,4%. Nei super e iper sprovvisti di corner, invece, il paniere Otc cresce a doppia cifra (+12,4% in valori) e riesce così a tamponare le perdite di Nutrizionali (-2,9%) e Personal Care (-3,4%).
In gran salute invece la parafarmacia, che mostra fatturati in netta crescita sia sul mese (+8,5% ad aprile rispetto allo stesso mese del 2017) sia nei dodici mesi (+8,7%). Viaggiano bene anche i volumi: ad aprile l’incremento raggiunge il 4,2% , che diventa 6,6 se l’analisi abbraccia i 12 mesi.
La stabilità che ad aprile caratterizza il mercato della farmacia a livello nazionale si riflette in quasi tutte le regioni, dove i valori la crescita si aggira attorno allo zero o rimane in territorio leggermente negativo. Tra le eccezioni la più rilevante è quella della Lombardia, dove si genera il 17,2% del fatturato dell’intero canale: ad aprile le farmacie della regione mettono a segno una crescita in valori del 2,5%, che porta il fatturato a quota 340 milioni. Positivi anche i volumi: oltre 32 milioni di confezioni vendute, che significa un incremento del 2,1% rispetto ad aprile 2017. Tra le regioni “portanti” anche il Lazio (che produce quasi l’11% del giro d’affari della farmacia), che ad aprile rimane pressoché stabile (-0,2%, che diventa -2,3% se si osserva l’intero anno mobile).
Da registrare anche l’andamento nettamente negativo del Friuli Venezia Giulia, che perde il 5,8% in valori e il 6,1% in volumi. Segue la Sardegna, dove la contrazione si attesta a -4,7% nei fatturati e a -3,6% nei volumi di vendita. Le due regioni, in ogni caso, rappresentano rispettivamente il 2 e il 2,6% del giro d’affari complessivo del canale.