Sarà siglato giovedì 28 settembre alla presenza della premier Giorgia Meloni e del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, il Patto anti-inflazione che garantirà ai consumatori prezzi calmierati da ottobre a dicembre su un paniere di prodotti di prima necessità. Intanto, a brevissimo dovrebbe essere ufficializzata la lista di insegne e negozi che parteciperanno all’iniziativa e delle referenze incluse nel paniere. Per quanto concerne i primi, è già sicura la presenza dei supermercati Coop e Conad (che deciderà in settimana se partecipare con le sue parafarmacie), cui dovrebbero aggiungersi (o l’hanno già fatto, secondo anticipazioni di stampa) Esselunga, Conad, Carrefour, Pam, Lidl, Tigre, Famila e Decò, per un totale di circa 25mila tra ipermercati, super, store e discount. Pure nel caso di Esselunga, ancora non è stato deciso se la partecipazione alla campagna coinvolge anche le parafarmacie del gruppo.
Anche per sapere quante sono le farmacie partecipanti occorrerà attendere ancora. Federfarma (tra le organizzazioni firmatarie dell’intesa di agosto assieme ad Assofarm) aveva chiesto alle proprie rappresentanze territoriali di inviare l’elenco delle adesioni entro il 21 settembre, poi con una circolare diramata venerdì scorso ha comunicato di avere concordato con il Mimit lo slittamento del termine al 25 settembre. Intanto, una veloce ricognizione nelle principali città mostra tassi di partecipazione eterogenei ma sempre sotto il 50%: secondo fonti Federfarma, a Milano si contavano mercoledì circa 200 farmacie aderenti, a Torino 300, a Roma 150, a Firenze attorno al 40%. In Liguria, le farmacie aderenti sono 150. Non si veda però nella proroga concessa dal Mimit un segno di disinteresse per l’iniziativa: come ha tenuto a sottolineare Federfarma nella circolare, tra gli associati è stata riscontrata una «numerosa partecipazione».
Da aggiornare anche il novero delle catene di farmacia che contribuiranno al trimestre anti-inflazione: una settimana fa Pharmacy Scanner aveva riportato l’adesione di Boots e Lloyds-Benu, nei giorni scorsi si sono aggiunte Hippocrates Holding (Lafarmaciapunto), Dr.Max, Farmagorà, Farmacie Italiane e Alma Farmacie (Pharma Green Holding), ma da qui all’inizio di ottobre altre insegne potrebbero aggiungersi. Tra i network delle farmacie indipendenti, invece, Si registrano per ora le adesioni di Cef – La farmacia italiana e Unifarm.
A breve dovrebbe essere ufficializzato anche il paniere dei prodotti che verranno sottoposti a calmieramento (per ora sono note soltanto le principali categorie, tra le quali infanzia e cura persona) e le misure tra le quali ogni retailer potrà scegliere cosa mettere in campo. L’obiettivo di massima, in ogni caso, è quello di abbassare la corsa dei prezzi, che attualmente si aggira sul 9,6%, di tre o quattro punti, ossia portarla al 5-6%. A tale scopo, le imprese del commercio dovrebbero proporre sconti e promozioni sui prodotti di riferimento fino al 10%, mentre produttori e fornitori dovrebbero impegnarsi a congelare i loro listini sino alla fine dell’anno.