Carenza farmacisti, in Uk la catena Day Lewis sigla accordo con una piattaforma web di reclutamento

Filiera

Day Lewis Pharmacy, catena britannica che raggruppa 267 filiali in tutto il Regno Unito, ha raggiunto un accordo con la piattaforma Locate a Locum per agevolare il reperimento di farmacisti a chiamata da parte delle sue farmacie. Secondo quanto riferisce un articolo della rivista Chemist&Druggist, Locate a Locum fornirà al gruppo una versione semplificata della sua piattaforma, che permette di prenotare e retribuire i locum, ossia i farmacisti che lavorano in regime libero-professionale (le nostre partite iva) e vengono reclutati a chiamata. In tal modo, gli store manager delle farmacie Day Lewis potranno programmare le loro necessità e reperire per tempo i rimpiazzi (i locum, in Uk, vengono utilizzati per coprire assenze o dar manforte al personale di ruolo in momenti di bisogno straordinario). I farmacisti a partita iva, dal canto loro, potranno utilizzare la piattaforma per gestire l’agenda delle chiamate e selezionare le offerte o le destinazioni per loro più interessanti.

 

 

Locate a Locum (tradotto, trova un sostituto) è nata nel 2017 e rappresenta oggi la più grande piattaforma per il reperimento di farmacisti a chiamata nel Regno Unito, con un database di oltre 30mila professionisti. Secondo le cifre fornite direttamente dal portale, invece, sono oltre ottomila le farmacie che pubblicano regolarmente annunci di lavoro sulla piattaforma, comprese insegne come Boots, Lloyds Pharmacy, Superdrug  e Well.

Sam Patel, direttore esecutivo di Day Lewis, ha descritto il servizio di Locate a Locum come un “punto di svolta” per il gruppo, perché mette in comunicazione diretta domanda e offerta di lavoro. Il servizio, infatti, consentirà ai locum di rispondere «istantaneamente» alle chiamate e di essere pagati per i loro turni «rapidamente, in tempo e per intero». La catena, dal canto suo, avrà l’opportunità di «portare alcuni dei migliori locum del Paese a lavorare per noi».

Quello della tempestività dei pagamenti, riferisce Chemist&Druggist, sembra essere un problema montante tra i farmacisti inglesi: la Pharmacist defense association (il principale sindacato di categoria) ha rivelato il mese scorso di avere aiutato i locum a recuperare dall’inizio dell’anno 65mila sterline (oltre 75mila euro) in salari non corrisposti. Il fenomeno, peraltro, sembra andare di pari passo con l’aumento delle retribuzioni che a sua volta è l’effetto delle crescenti carenze di personale con cui devono fare i conti le farmacie britanniche: a giugno, un’analisi condotta da Locate a Locum ha mostrato che i compensi offerti ai farmacisti in regime libero-professionale sono aumentati di quasi il 19% su base annua e hanno raggiunto le 39 sterline all’ora (45 euro). Un’altra indagine, di Chemist&Druggist, ha calcolato che nel 2022 la paga media oraria per un locum ha toccato le 33,30 sterline, 5,20 in più sull’anno precedente.

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