Omicron ha travolto le festività degli italiani come un’onda di tsunami e il mercato della farmacia ne mostra i segni: nell’ultima settimana dell’anno, quella che va dal 27 dicembre al 2 gennaio, il giro d’affari del canale è cresciuto del 33% rispetto allo stesso periodo del 2020, per un incremento delle confezioni vendute di quasi il 40%. Più che un’impennata è una bolla che perdura dalle due settimane precedenti e ha gonfiato i consumi a tal punto da spingere su di un punto il cumulato annuo in appena venti giorni.
Questa almeno è la fotografia che arriva dal report con cui Iqvia aggiorna numeri e percentuali del mercato della farmacia alla 52ª settimana del 2021 e chiude quindi i conti dell’anno: in dodici mesi, il canale totalizza un giro d’affari di poco superiore ai 24,5 miliardi di euro, pari a 2,45 miliardi di pezzi venduti. Rispetto al 2020 la crescita è nettamente positiva: +3,5% a valori (con un punto guadagnato soltanto nelle ultime tre settimane, come si diceva) e +1,9% a volumi, con la stessa accelerazione negli ultimi venti giorni.
Va molto bene l’etico, che nell’anno cresce a confezioni dell’1,1% (ma manca la progressione finale osservata nei consumi complessivi) e chiude il 2021 con 1,47 miliardi di confezioni vendute. E si comporta bene anche l’area commerciale, che sul 2020 cresce a valori del 5,5% (con un incremento di quasi due punti nelle ultime tre settimane) e chiude l’anno a quasi 10,6 miliardi.
Mostra invece segni di difficoltà il cura persona, che termina l’anno con un giro d’affari di quasi due miliardi, pressoché stabile sul 2020 (+0,9%): nell’ultima settimana di dicembre il paniere ha fatto registrare un netto decremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-21,6% a valori e -12,2% a confezioni) e ha mancato completamente lo “sprint” delle ultime tre settimane che ha caratterizzato invece il comparto della libera vendita.
Tra i panieri che partecipano alla crescita complessiva del canale ci sono ovviamente i test anti-covid (che chiudono con un giro d’affari di quasi 140 milioni di euro, anche in questo caso letteralmente schizzato verso l’alto nelle ultime tre settimane) e le mascherine, il cui fatturato sui 12 mesi supera i 143 milioni (grazie al balzo da ffp2 degli ultimi 15 giorni di dicembre). Effetto omicron evidente, infine, anche per il paniere dei prodotti covid (ossimetri e termometri, immunostimolanti, probiotici e vitamine, calmanti e prodotti per tosse e raffreddore): il giro d’affari sull’anno sfiora i 2,3 miliardi, +1,9% sull’anno grazie a un’accelerazione che negli ultimi 20 giorni ha completamente ribaltato il segno algebrico, dal -1,9% della 49ª settimana al +1,9% della 52ª.
Il mercato della farmacia alla 52ª settimana del 2021
Cliccare sul grafico per ingrandire in una nuova finestra
Farmaco etico, i consumi a unità
Cliccare sul grafico per ingrandire in una nuova finestra
Area commerciale, l’andamento a valori
Cliccare sul grafico per ingrandire in una nuova finestra
Area commerciale, l’andamento dei panieri
Cliccare sul grafico per ingrandire in una nuova finestra
Progressivo dall’inizio dell’anno alla settimana di riferimento vs stesso periodo dell’anno scorso
Paniere del cura persona (Pec)
Cliccare sul grafico per ingrandire in una nuova finestra
Focus otc: vitamine e integratori
Cliccare sul grafico per ingrandire in una nuova finestra
Mascherine, igienizzanti per mani e test covid
Cliccare sul grafico per ingrandire in una nuova finestra
Paniere prodotti covid
Cliccare sul grafico per ingrandire in una nuova finestra
Nella categoria sono ricompresi, tra gli altri, ossimetri e termometri, immunostimolanti, probiotici e vitamine, calmanti e prodotti per tosse e raffreddore.
Prodotti veterinari
Cliccare sul grafico per ingrandire in una nuova finestra