Farmacie Specializzate, nel 2021 consolidati fatturato e rete. E nel 2022 avanti su digital e formazione
Nonostante la pandemia, Farmacie Specializzate chiude il 2021 con un giro d’affari in lieve miglioramento sull’anno precedente e consolida la propria rete, che conta 660 esercizi e una media complessiva di 130mila ingressi al giorno. E’ il bilancio che arriva dalla Convention 2021 del network di Unifarco, organizzata quest’anno a Treviso in modalità mista, a distanza e in presenza. «Quella con le nostre farmacie» ha ricordato Luigi Corvi, sales & marketing vice president del gruppo bellunese e amministratore del network «è un’alleanza: essere parte della rete equivale a mantenere e rafforzare la propria identità individuale, in un rapporto di interdipendenza che permette di crescere e confrontarsi quotidianamente».
Performance 2021, Farmacie Specializzate vs farmacia media
Le farmacie del circuito, in particolare, crescono in valori a un tasso superiore a quello della farmacia media italiana. «E il merito» spiega Corvi a Pharmacy Scanner «va principalmente al mercato dell’area commerciale, che contribuisce al fatturato globale per una quota maggiore rispetto a quella delle altre farmacie, grazie anche all’incidenza dei nostri due comparti di spicco, integratori e dermocosmetici». «Sono risultati da ascrivere pure alla massiccia partecipazione della rete al nostro piano marketing» aggiunge Paolo Borgarelli, riconfermato a Treviso nell’incarico di amministratore di Farmacie Specializzate «i quattro eventi pianificati nel 2021 nelle aree di specializzazione del network – ovvero detox, cardio, aging e derma – hanno generato nelle settimane della programmazione incrementi del fatturato tra il 13,6% e il 40%. E per questo motivo li riproporremo anche nel 2021, con un adeguato programma di formazione».
Tra le novità di spicco del nuovo anno, figura anche una nuova app rivolta non al cliente finale – quella c’è già da più di un anno e conta oltre 10mila download solo su Google Play – ma ai farmacisti della rete: «E’ una piattaforma che serve a fare community tra le farmacie della rete» spiega Corvi «una sorta di contenitore dove i farmacisti possono consultare i piani marketing del network, i corsi di formazione e altro ancora». «L’obiettivo dell’app è quello di creare un canale di comunicazione dedicato per evitare che le informazioni relative alla rete si perdano nel mare magnum delle notizie ricevute quotidianamente» aggiunge Borgarelli «abbiamo i nostri canali di comunicazione istituzionali, c’è anche una chat con il broadcast, ma qualcosa comunque finisce sempre per perdersi. Con l’app, invece, si resta costantemente allineati con la rete, con il suo piano marketing e con le iniziative delle aziende. E si beneficia di strumenti gestionali sempre utili». Tra le altre novità, merita un cenno il programma Best Pharmacy, un percorso di consulenza esclusivo che, con il contributo di vari esperti, guiderà una selezione di farmacie in un piano di sviluppo annuale finalizzato a migliorare ulteriormente le performance.
L’app b2b di Farmacie Specializzate, per la comunicazione di rete
Specializzazione e digitalizzazione, in sostanza, rimangono le due “stelle polari” del network anche nel nuovo anno. «Siamo per un digital che sia davvero utile alla farmacia» conferma Borgarelli «nno siamo per l’e-commerce esasperato ma crediamo in una integrazione tra offline e online soprattutto nella comunicazione, in particolare quella che viaggia per i canali social e mira a informare il cliente sulle nostre quattro aree di specializzazione». A conferma, c’è l’intenzione di inserire negli organici una nuova figura dedicata, un consulente di marketing digitale che assisterà le farmacie nel loro territorio di riferimento.
Tra i numeri messi sul tavolo alla Convention di Treviso, infine, qualche anticipazione sulla chiusura di fine anno del gruppo Unifarco. «Le stime» ha detto il ceo Massimo Slaviero «parlano di un fatturato che dovrebbe assestarsi attorno ai 120 milioni di euro, in crescita del 7% sull’anno scorso. Non sono i numeri cui eravamo abituati nel pre-pandemia, abbiamo fatto investimenti importanti per salvaguardare la salute dei nostri collaboratori». Quanto all’anno nuovo, tra i progetti c’è quello di sviluppare un comparto dalle promettenti prospettive come quello degli alimenti funzionali. «Sarà una parte di futuro della farmacia» ha concluso Slaviero.