La farmacia al centro. Non poteva avere altro tema portante l’edizione 2018 di Cosmofarma, in programma a Bologna dal 20 al 22 aprile del nuovo anno: con il ddl concorrenza ormai legge e i farmacisti titolari che tendono l’orecchio per captare i movimenti di catene, multinazionali e fondi d’investimento, la verità incontrovertibile è che è la farmacia stessa a essere al centro dell’attenzione. E nei mesi a venire crescerà ulteriormente d’intensità il dibattito sul futuro del canale, sulle sue possibili evoluzioni, sulle partnership da sviluppare e con chi. Ne è convinto Roberto Valente, direttore di Cosmofarma Exhibition, che a Pharmacy Scanner fornisce qualche anticipazione sul cantiere della prossima edizione della manifestazione bolognese.
Cosmofarma 2018, tema portante “La farmacia al centro”. Che cosa significa?
Nei giorni scorsi abbiamo riunito per la sua prima seduta il comitato tecnico di Cosmofarma Exhibition: è costituito da 12 farmacisti, titolari e non, e lo abbiamo istituito perché indichi le questioni sul tappeto che trovano la professione più sensibile, i bisogni informativi e formativi, ciò di cui vorrebbero si parlasse e, magari, non si è parlato ancora a sufficienza.
E che cosa è venuto fuori?
Innanzitutto, e non c’è di che stupirsi, l’attenzione rimane concentrata sulla Legge per la concorrenza. La richiesta principale è di avere previsioni attendibili su ciò che succederà, quali cambiamenti interverranno, che cosa riserverà il futuro prossimo venturo. E’ quello che faremo a Cosmofarma 2018, con il contributo di tutti gli attori della filiera: dedicheremo al tema diversi workshop, nei quali ognuno avrà modo di dire ciò che vede e prevede dalla sua prospettiva. Siamo convinti che sul tema non ci sono verità precostituite, ognuno dovrà costruirsi le proprie certezze mettendo a confronto opinioni e idee.
E poi?
Altra esigenza emersa con chiarezza nel comitato tecnico, quella di cercare un nuovo modello di partnership tra farmacie e aziende. I farmacisti, in particolare, vorrebbero essere coinvolti dai produttori in una progettualità che non li relegasse più nel ruolo di rivenditori, ma facesse leva sulla loro capacità di interpretare i bisogni del pubblico. E anche questa è un’indicazione che raccoglieremo con estremo piacere, perché si colloca perfettamente nel ruolo che Cosmofarma si è data da qualche anno, quella di essere una fiera di progetto piuttosto che di prodotto.
Riferimenti a social ed e-commerce?
Certamente: il consumatore si fa sempre più “omnichannel”, come dicono gli esperti, e dai farmacisti arriva con forza la richiesta di essere aiutati a capire e leggere i fenomeni della digitalizzazione. Ne parleremo estesamente, e soprattutto cercheremo di capire, con esperti e opinion leader della filiera, vantaggi e svantaggi di queste nuova modalità di vendita e di acquisto.
Torneranno poi gli appuntamenti classici di Cosmofarma…
Ovviamente. Dopo il successo dell’anno scorso riproporremo la Nutraceuticals conference, con un cartellone di eventi rivolto a farmacisti, medici e specialisti dell’industria e un comitato scientifico di grande rilevanza, in cui siederanno rappresentanti di Federsalus, Integratori Italia, Sinut, Nutrition Foundation, Simg e mondo della farmacia. Tornerà anche il simposio di dermatologia, lo Statup Village e ovviamente il programma di eventi istituzionali curato da Federfarma.
Obiettivo? Migliorare i numeri dell’anno scorso, più di 400 espositori e oltre 32mila presenze?
Sì, a quello puntiamo visto che il ritmo delle adesioni da parte delle aziende sta procedendo di buona lena. Avvertiamo particolare interesse per la manifestazione e stiamo riportando a Bologna alcuni brand molto importanti. Le prospettive sono senz’altro incoraggianti.