Il diabete mellito nel cane e nel gatto: la consulenza del farmacista al proprietario disorientato

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Continuano gli appuntamenti con la veterinaria pubblicati su Farma Mese, la rivista per l’aggiornamento del farmacista della casa editrice Editoriale Giornalidea. Nei dossier di informazione scientifica e di approfondimento “Pet Health”, realizzati in collaborazione con Msd Animal Health, di volta in volta si affrontano diversi aspetti della salute degli animali e si offrono al farmacista consigli utili nel rapporto con i pet owner, che sempre più spesso frequentano la farmacia.

Stefano Corbetta, medico veterinario consigliere dell’Ordine dei medici veterinari della provincia di Milano e consigliere della Federazione regionale ordini medici veterinari della Lombardia, affronta, nel suo ultimo approfondimento, l’interessante tema del diabete mellito nel cane e nel gatto.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Il proprietario, quando apprende che il suo animale è diabetico, va spesso in panico, è disorientato e frustrato, e il farmacista può in questo caso rassicurarlo, offrendogli informazioni sicure sulla malattia del suo fedele amico a quattro zampe. Per esempio, può spiegare che il cane è interessato quasi esclusivamente dal diabete di tipo 1 (quello insulino-dipendente) e che alcune razze ne sono più colpite (per esempio, il setter inglese, il terrier e il dobermann pinscher), mentre il gatto è affetto prevalentemente dal diabete di tipo 2 (spesso associato anche a obesità), che interessa, secondo le statistiche, soprattutto i gatti maschi sterilizzati.

A fronte di una diagnosi certa di diabete del proprio animale, si dovrà avviare il processo di cura, che, proprio come nel caso di diabete nell’uomo, dovrà essere rigoroso e preciso. Gli step sono terapia insulinica abbinata a una dieta appropriata e all’esercizio fisico costante, oltre al trattamento di altre patologie eventualmente concomitanti al diabete. Una o due le iniezioni di insulina da somministrare quotidianamente al pet diabetico, generalmente durante o subito dopo al pasto, due volte al giorno a distanza di 12 ore l’una dall’altra. Naturalmente la dose di insulina da somministrare varia a seconda del peso dell’animale e del suo stato di salute ed è individuata dal medico veterinario, al quale ci si può sempre rivolgere in caso di dubbi sulla terapia.

L’insulina si può somministrare al pet sia con i metodi tradizionali (fiale e siringa), sia con innovativi device, come la nuova penna per insulina lenta veterinaria (Caninsulin) VetPen. Semplice da usare, facilita la manovra di somministrazione rispetto alla vecchia siringa, provocando meno dolore e meno stress nell’animale. Grazie all’elevata precisione, consente un dosaggio assai accurato dell’insulina, aumentando così l’aderenza terapeutica ed evitando la problematica del sovradosaggio, che può causare crisi ipoglicemiche anche gravi al pet. Infine non necessita di essere conservata in frigorifero e può, dunque, essere somministrata all’animale anche fuori casa.

Al proprietario si può consigliare di tenere un diario in cui annotare l’orario del pasto e dell’iniezione di insulina, monitorando al contempo il consumo di acqua e cibo, oltre alla produzione di urina tramite le stick urine, che misurano la glicosuria attraverso una scala colorimetrica. Queste annotazioni consentiranno al medico veterinario di tenere sotto controllo il diabete dell’animale, al pet e al suo proprietario di vivere in serenità nonostante la malattia.

Molte sono, infatti, le fake news intorno al tema del diabete nel cane e nel gatto e per questo, a novembre, mese del diabete, Msd Animal Health sarà di nuovo in prima linea per diffondere corrette informazioni sulla patologia. I proprietari di animali potranno ritirare lo screening gratuito negli ambulatori veterinari e nelle farmacie PetFerenziali e largo spazio al tema verrà anche dato all’interno di un’apposita campagna digital.

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