Innovazione “estrema”. Difficile definire diversamente il progetto di architettura e design scelto per questa farmacia di Taiwan, appartenente da tre generazioni a una famiglia di farmacisti della piccola Repubblica. L’idea di partenza è stata quella di buttare nel cestino tutti i riferimenti tradizionali del genere: il colore bianco, gli scaffali pieni di scatolette, l’ambientazione asettica e sterile. Da qui si è poi sviluppato il progetto, battezzato Molecure Pharmacy (dove molecure deriva ovviamente dalla fusione tra “molecule” e “cure”): organizzazione degli spazi e arredi sono carichi di simbolismi – a partire dalle scale a chiocciola che si elevano dal piano terra, nelle quali è evidente il richiamo alla struttura elicoidale del dna – e propongono richiami tanto alla natura quanto alla tecnologia, i due concetti chiave della farmacia moderna.
Suggestivo e non convenzionale anche il banco del farmacista: adagiato sul tronco di un albero secolare, unisce elementi tecnologici (come gli i-pad integrati) a dotazioni tipiche del laboratorio galenico. E una “mini-serra” con piante vere ripropone il richiamo a natura e fitoterapia.
Completano il progetto, realizzato da Waterfrom Design, un uso sofisticato di luci led e l’impiego originale di materiali come i rivestimenti in ciottolato.
Progetto: Nic Lee, Richard Kuo, Kate Chang / Waterfrom Design
Farmacia: 120mq
Materiali: metallo, rame, legno, vetro, cemento, mattoni