La corsa alle scorte con cui gli italiani hanno reagito alle prime notizie del focolaio epidemico lombardo-veneto, hanno fatto schizzare verso l’alto gli acquisti non solo di alimentari, ma anche di prodotti dell’healthcare. E’ quanto dicono i dati di Nielsen relativi ai canali del Largo consumo: nella settimana che va dal 17 al 23 febbraio, le vendite della gdo sono cresciute a valore dell’8,34% rispetto alla stessa settimana di un anno prima, a parità di negozi. Il Nord Ovest traina la crescita con un incremento dell’11,20%, seguono il Nord Est con un +9,66%, il Sud con +6,06% e il Centro con +4,38%. Differenze molto più contenute nei tassi d’incremento per format distributivo: il trend più importante si registra nei supermercati (+8,69%), seguiti subito a ruota dagli ipermercati (+8,61%) e dai discount (+8,28%). Più distanziati, invece, gli specialisti drugstore (+7,50%) e il libero servizio (+4,44%). Nettamente più importante, al confronto, il picco delle vendite di prodotti del largo consumo registrato dall’e-commerce: +56,8% sempre nella terza settimana di febbraio, in accelerazione di circa 20 punti rispetto alle settimane precedenti (fonte: Nielsen eCommerce tracking, vendite online Week 8 2020 vs. Week 8 2019).
Due, spiega Nielsen, i fenomeni che hanno alimentato l’impennata delle vendite: innanzitutto l’effetto “stock”, che nella nona settimana del 2020 ha portato all’aumento a doppia cifra di alcune categorie della drogheria a lunga conservazione (riso +33%, conserve animali +29%, pasta +25%, derivati del pomodoro +22%, sughi e salse +19%) e del fresco (frutta pronta per il consumo, +10,1%); quindi l’effetto “prevenzione”, che ha indotto a fare scorte di prodotti del personal care – parafarmaco +112%, igiene personale +15% – e di vitaminici – integratori alimentari, +17,1%.
Una fotografia non molto dissimile arriva anche dai dati di Stocard, l’app che consente di digitalizzare le carte fedeltà sullo smartphone e utilizzarle direttamente dal cellulare, tramite codice a barre. Le rilevazioni degli acquisti effettuati dall’applicazione, in particolare, dicono che nella settimana dal 19 al 25 febbraio le transazioni sono cresciute del 5,9% sull’intero territorio nazionale e del 6,2% in Lombardia. «Il picco decolla venerdì 21, poco dopo l’annuncio dei primi casi di coronavirus in Lombardia» spiega Valeria Santoro, country manager di Stocard Italia «e si concentra nei tre giorni successivi; da martedì 25 i dati di acquisto sono già tornati nelle medie abituali».[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
L’incremento interessa un’ampia selezione di canali distributivi: l’impennata maggiore si verifica ovviamente nei supermercati e ipermercati alimentari della gdo, dove gli acquisti crescono in tre giorni del 23% in Lombardia e del 5% nel resto del Paese; ma si registrano picchi nettamente superiori alle medie anche nei pet store (+20% in Lombardia e +1% in Italia) e negli specializzati del segmento personal care/pulizia della casa (+31% in Lombardia e +15% media Italia). La corsa all’accaparramento, invece, sembra avere coinvolto soltanto marginalmente il canale farmacia. Dove, dicono le rilevazioni di Stocard, gli incrementi delle vendite sono molto più contenuti e si fermano a un +7% in ambito regionale e +1% a livello nazionale.