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Nielsen, 30 milioni gli italiani che navigano. E 2 su 3 per fare shopping

Consumatore

Ammontano a 30,4 milioni gli italiani che, ad aprile, hanno effettuato almeno una connessione a internet da smartphone, tablet o Pc desktop. In media, nel mese ciascuno di loro ha trascorso sul web 2 giorni, 8 ore e 24 minuti a testa, per accessi della durata di 2 ore e 25 minuti. E una media giornaliera di 23,7 milioni di italiani collegati a internet.

Sono alcuni dei dati provenienti dall’ultima analisi di Nielsen sulla Total digital audience, la rilevazione con cui la società di mercato misura accessi e collegamenti alla Rete nel nostro Paese. Ad affermarsi, in particolare, è la vocazione sempre più “mobile only” degli italiani: sono 21,2 milioni i connazionali (18-74 anni) che navigano da smartphone o tablet, e più della metà di loro (13,5 milioni) viaggia sul web soltanto da tali dispositivi. Non solo: circa l’80% del tempo totale trascorso online passa da un dispositivo mobile e la navigazione da tali device è preferita in modo trasversale da tutte le fasce, con una spiccata preferenza però tra giovani e donne: i 18-24enni spendono su mobile il 91,5% del proprio tempo online, i 25-34enni e per le donne superano l’84%.

 

Ma i dati più interessanti riguardano le motivazioni per cui si va sul web: effettuare acquisti o visitare siti di e-commerce è la ragione addotta dal 72,8% degli internauti, ossia 22,2 milioni di italiani (più di due terzi di coloro i quali hanno navigato almeno una volta ad aprile). Ma su internet si va anche e innanzitutto per accedere a un motore di ricerca (93,7%), visitare siti e community (90,9%), utilizzare internet tools o web services (87%), vedere video e film online (83,4%), accedere a servizi di messaggistica (77,5%) o posta elettronica (74,3%).

«I dati» commenta Pierangelo Fissore, direttore marketing & comunicazione di UniNetFarma «confermano un trend già noto e consolidato: il consumatore che fa shopping vive ormai con il cellulare in mano, per comparare prodotti, caratteristiche e prezzi. Rispetto al fenomeno molte farmacie sono ancora indietro: utilizzano male i social, dove sono presenti con contenuti non di qualità, e trascurano la customer experience digitale». Una modalità di comunicazione in store, invece, che altri canali del retail hanno cominciato a proporre in modo sempre più diffuso. «E’ anche vero che non tutte le farmacie sono attrezzate per gestire strumenti di digital signage come pannelli lcd e video-wall» avverte Fissore «ma è ormai assodato che la fidelizzazione della clientela passa da una proposta ponderata e strutturata di customer experience».

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