Wba verso l’uscita dalla catena americana di retail clinic VillageMD: business in perdita

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Secondo un articolo della rivista americana Drugstorenews, il 7 agosto scorso Walgreens Boots Alliance ha presentato alla Sec (Securities and exchange commission, la Commissione federale di vigilanza sulla borsa) un documento che annuncia l’avvio di valutazioni sulla cessione di parte o tutte le attività di VillageMD, la catena di retail clinic in cui il gruppo era entrato nel 2020. Il dossier, spiega il servizio, motiva la riflessione in corso con i cospicui bisogni di liquidità di VillageMD, che impongono a Wba una «valutazione dell’investimento» con l’obiettivo di «semplificare e focalizzare il suo portafoglio sanitario».

Un articolo pubblicato da Forbes una settimana prima era stato ancora più esplicito: dopo avere sopportato miliardi di perdite nelle retail clinic, Walgreens Boots Alliance starebbe cercando di «ridurre il suo investimento in VillageMD per concentrarsi su iniziative più redditizie con l’obiettivo di rilanciare le sue farmacie». A fine giugno, ricorda il magazine, il ceo di Walgreens Tim Wentworth aveva dichiarato ai mercati che il gruppo continuerà a collaborare di VillageMD, ma sta lavorando con la società per mettere un punto alla partecipazione. Alla catena fanno capo 89 retail clinic ubicate in sedi collegate alle farmacie di Wba, che in VillageMD è l’azionista di maggioranza con una quota del 53%.

«Crediamo in questo modello e intendiamo rimanere investitori e partner» ha detto in particolare Wentworth «ma nell’ambito dei nostri sforzi per creare valore a beneficio di Wba stiamo lavorando con la dirigenza di VillageMD con l’obiettivo di incrementare rapidamente la liquidità e generare crescita». Il ceo di Walgreens, osserva Forbes, non ha voluto spiegare in quale modo il gruppo intende incrementare la liquidità dell’azienda o come uscirà da VillageMD, né è chiaro quale sia oggi il valore della quota di Wba considerate le perdite finanziarie della catena di retail clinic. Di certo c’è che nel 2020 l’acquisizione della maggioranza della società era costata al gruppo più di 6 miliardi di dollari e all’ingresso era seguito l’annuncio di un piano in cinque anni per aprire da 500 a 700 retail clinic, da affiancare alle farmacie Walgreens. Gli obiettivi, prosegue Forbes, hanno cominciato tuttavia a essere rivisti una volta che le perdite si sono fatte consistenti. Nei primi nove mesi dell’anno fiscale 2024, in particolare, la perdita operativa totale per Wba ha toccato i 13,1 miliardi di dollari, a causa di «oneri di svalutazione non monetaria di 12,4 miliardi di dollari correlati all’avviamento di VillageMD».

La decisione di Wba di ridurre la propria partecipazione nella catena di retail clinic, ricorda ancora la rivista americana, si aggiunge alle notizie che in questo stesso periodo arrivano da alcuni dei suoi principali concorrenti di mercato riguardo ai loro investimenti nell’assistenza sanitaria territoriale. Walmart, per esempio, ha ufficializzato già dalla scorsa primavera l’intenzione di chiudere le sue cliniche Walmart Health per «insostenibilità» del modello di business. Prosegue invece su una rotta diametralmente opposta Amazon, che la scorsa settimana ha integrato la sua attività di telemedicina Amazon Clinic in Amazon One Medical, la propria trete di ambulatori di assistenza primaria. Infine Cvs Health, cui fa capo la catena di farmacie Cvs Pharmacy, ha speso l’anno scorso più di 10 miliardi di dollari per acquisire Oak Street Health, fornitore di servizi di primo livello (cure primarie) per gli anziani assicurati da Medicare.

«Continueremo a essere un partner di VillageMD e a investire» ha assicurato a fine giugno Mary Langowski, vicepresidente esecutivo di Walgreens e presidente del segmento sanitario statunitense dell’azienda «ma il nostro obiettivo è di concentrarci su servizi a basso impiego di capitale per essere un partner ad ampio spettro per i nostri fornitori, i nostri committenti e i nostri produttori farmaceutici».

Sempre ai primi di agosto, Walgreens Boots Alliance ha anche ufficializzato la vendita a Cencora di un’ulteriore quota delle azioni di quest’ultima per 1,1 miliardi di dollari. La cessione, ha dichiarato il gruppo, servirà a ridurre il debito e sviluppare una strategia di servizi sanitari più efficiente in termini di capitale e basata sulla propria presenza nel settore delle farmacie al dettaglio. Con la vendita, la partecipazione di Wba in Cencora (come oggi si chiama AmerisourceBergen, gruppo Usa della distribuzione di farmaci e servizi ospedalieri) si è ridotta dal 12 al 10% circa. Come riferisce la stampa finanziaria Usa, per il gruppo si tratta della terza vendita di azioni Cencora dall’inizio dell’anno: a febbraio Wba aveva ridotto la propria presenza dal 15 al 13% e a maggio dal 13 al 12%.

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