La cessione di Walgreens Boots Alliance al fondo di private equity Sycamore Partners ottiene luce verde anche dagli azionisti del gruppo americano. È l’esito dell’assemblea straordinaria convocata nei giorni scorsi da Wba, dove l’operazione ha ottenuto il 96% dei voti dei soci affiliati e il 95% dei non affiliati. Il passaggio segna un momento cruciale nella storia del gruppo, destinato a uscire dalla Borsa e tornare società privata dopo quasi un secolo di presenza a Wall Street (Walgreens è quotata dal 1927).
L’operazione, annunciata lo scorso marzo, prevede che Sycamore Partners acquisisca il gruppo per un valore di circa 10 miliardi di dollari. Ogni azionista riceverà 11,45 dollari in contanti per ciascuna azione detenuta, con la possibilità di ottenere fino a 3 dollari aggiuntivi per azione in base ai proventi derivanti dalla futura cessione delle partecipazioni debitorie e azionarie di Wba in VillageMD. La catena di ambulatori e retail clinic comprende i marchi Village Medical, Summit Health e CityMD.
La chiusura dell’operazione è prevista per il terzo o quarto trimestre dell’anno. In seguito, le azioni ordinarie di Walgreens non saranno più negoziate sul Nasdaq e la società opererà come entità privata, svincolata dagli obblighi e dalle pressioni del mercato azionario. Un passaggio che, nelle parole del ceo Tim Wentworth, dovrebbe garantire maggiore libertà d’azione nella messa a punto di una strategia di rilancio: «Con il supporto di Sycamore saremo meglio posizionati per accelerare il nostro piano di trasformazione» ha dichiarato il manager «l’obiettivo è migliorare l’esperienza di clienti, pazienti e dipendenti e diventare la prima scelta nei servizi di farmacia, retail e salute».
Il contesto in cui si muove l’operazione resta complesso. Come le altre grandi catene statunitensi – Cvs Pharmacy e Rite Aid in primis – anche Walgreens soffre da tempo per l’erosione dei margini della farmacia, la contrazione nei rimborsi assicurativi e i cambiamenti nei comportamenti di acquisto dei consumatori. Negli ultimi due anni il titolo ha perso oltre il 60% del suo valore: oggi vale meno di 12 dollari per azione, mentre nel 2022 era scambiato sopra i 30 dollari. In autunno, la società ha annunciato un nuovo piano di razionalizzazione della rete, con la chiusura di 1.200 punti vendita negli Stati Uniti entro il 2027. È solo l’ultimo di una serie di interventi sul perimetro del gruppo: dopo l’acquisizione di diversi store Rite Aid nel 2018, Walgreens era arrivata a contare quasi 9.500 sedi, ma negli ultimi cinque anni ne ha già chiuse circa un migliaio.
Attualmente Walgreens Boots Alliance conta circa 312.000 dipendenti, è presente in otto Paesi e opera con insegne come Walgreens, Boots, Duane Reade, No7 Beauty Company e Benavides.
L’interesse di Sycamore per Walgreens ha cominciato a concretizzarsi nei primi mesi del 2024, in un momento in cui la capitalizzazione di mercato del gruppo toccava minimi storici e le difficoltà operative sembravano aprire lo spazio per un rilancio fuori dal perimetro della Borsa. L’accordo preliminare tra le parti è stato annunciato a marzo, con la presentazione contestuale del piano d’acquisto agli azionisti. Dopo alcune settimane di trattative e verifiche, è arrivato ora l’ok formale dell’assemblea. A questo punto, si attende soltanto il closing ufficiale dell’operazione, previsto entro la fine dell’anno.