Vitamina D, un valido alleato della salute che aiuta a rinforzare il sistema immunitario

È noto che uno stato nutrizionale ottimale può ridurre il rischio di infezioni virali e delle loro conseguenze; infatti, i nutrienti hanno un impatto sullo sviluppo del sistema immunitario.
Il sistema immunitario è una rete interattiva di organi e cellule, la cui funzione principale è quella di proteggere il nostro organismo dall’attacco di microrganismi estranei e patogeni, chiamati antigeni.
Il sistema immunitario è diviso in 2 parti differenti, caratterizzate dalla velocità e dalla specificità di reazione alla risposta. Queste sono chiamate risposta immunitaria innata e adattativa.
La risposta innata non è specifica e coinvolge alcune tipologie di cellule del sistema immunitario (e.g. macrofagi) che provvedono a difendere il nostro organismo in maniera immediata, attivandosi già dopo pochi minuti dall’ingresso del microrganismo.
La risposta immunitaria adattativa, invece, consiste in reazioni altamente specifiche attraverso l’attività di cellule immunitarie chiamate Linfociti T e Linfociti B, che possiedono la capacità di memoria per uno specifico antigene, così da attivarsi più velocemente se l’organismo dovesse venirne nuovamente in contatto.
Seppur la risposta innata è immediata, spesso danneggia i tessuti sani a causa della sua mancanza di specificità; mentre, al contrario, la risposta adattativa è precisa, ma necessita di giorni o settimane prima di svilupparsi.
Questi due meccanismi di difesa collaborano insieme in maniera efficiente per garantire un’elevata protezione del nostro organismo.
Purtroppo, però, non sempre questi meccanismi di difesa sono reattivi, poiché esistono vari fattori che ne possono causare una diminuzione nella risposta, come ad esempio lo stress e un’alimentazione inadeguata, conducendo ad una più elevata probabilità di essere infettati dai microrganismi patogeni che non vengono distrutti dal nostro sistema immunitario.
Le rigide temperature ambientali e le condizioni climatiche avverse seppur non siano una causa diretta dell’insorgenza dei malanni stagionali, mettono a dura prova l’organismo rendendolo più suscettibile a esse. Una buona strategia, quindi, per difendersi per i ridurre sintomi e l’incidenza delle infezioni è quindi rafforzare il sistema immunitario in modo da combattere in maniera più efficace i patogeni.

Il ruolo della vitamina D

La vitamina D è conosciuta come la vitamina del sole, e rappresenta un vero e proprio ormone fondamentale per la promozione della salute. Viene normalmente prodotta a livello cutaneo in seguito all’esposizione ai raggi ultravioletti presenti nella luce solare.
La vitamina D è indispensabile per il deposito del calcio nelle ossa e per conferire loro solidità e resistenza, oltre a promuovere anche l’assorbimento del fosforo.
Negli ultimi anni la vitamina D è stata oggetto di numerosi studi scientifici che oltre ai suoi classici effetti sull’omeostasi del calcio e delle ossa, evidenziano l’importanza di tale vitamina nella prevenzione dello stato di salute, rinforzando il sistema immunitario.
La vitamina D, infatti, può modulare positivamente le risposte immunitarie innate e adattative. La carenza di vitamina D è associata ad un aumento dell’autoimmunità e ad una maggiore suscettibilità alle infezioni.
Negli ultimi anni, i dati epidemiologici hanno dimostrato che la carenza di vitamina D è associata ad una elevata frequenza della popolazione di ammalarsi. È stato riportato che un basso livello sierico di vitamina D nei pazienti è correlato positivamente con la morbilità nelle infezioni del tratto respiratorio superiore, inclusa l’influenza. Si ipotizza, dunque, che l‘aumento dei casi di influenza in inverno può essere correlato alla ridotta esposizione alla luce solare.

A partire dai 5-6 anni e, in particolare, durante l’adolescenza la dose giornaliera di vitamina D consigliata è di 600-1.000 UI/die. In caso di scarsa compliance, sotto consiglio del medico di famiglia o del pediatra, è possibile optare per una somministrazione intermittente, con dosi settimanali o addirittura mensili, che variano complessivamente tra i 18.000 UI e i 30.000 UI.

Nella tabella sotto viene riportato uno schema del fabbisogno giornaliero di vitamina D raccomandato per bambini e ragazzi da 1 a 18 anni d’età.