Unifarma chiude il 2021 con un calo contenuto. Mana: lavorato sui costi, siamo ben capitalizzati

Filiera

Unifarma Distribuzione, la società piemontese con oltre mille soci farmacisti, chiude il 2021 con un giro d’affari sotto di 9 milioni rispetto all’anno precedente e un utile inferiore di 200mila euro. Sono le due cifre chiave provenienti dal bilancio consuntivo che l’assemblea dei soci ha approvato a fine maggio: i ricavi sfiorano i 447 milioni di euro, il Mol supera i 4,5 milioni (per un ebitda dell’1%) e l’utile a fine esercizio ammonta a 1,7 milioni.

«Anche se rimaniamo sotto i numeri del 2020» commenta a Pharmacy Scanner l’amministratore delegato di Unifarma Distribuzione, Massimo Mana «consideriamo positivo il fatto di essere riusciti a limitare la contrazione sull’utile. È il risultato di una serie di economie di scala e di interventi che hanno contenuto alcuni importanti costi. Cito per esempio le conversioni al solare dei nostri tre magazzini di Fossano, Alessandria e Torino: è un investimento che nel corso del 2021 ha già fatto sentire i suoi benefici e quest’anno dovrebbe assicurare risparmi ancora più importanti».

Sempre a proposito di magazzini, Mana cita il ridimensionamento del valore medio delle scorte, che in un anno è sceso da 70 a 54 milioni, e la contrazione da 10 a 7 milioni degli insoluti, che hanno permesso di ridurre significativamente gli oneri finanziari.

«Il capitale netto di Unifarma Distribuzione» prosegue Mana «cresce a 46 milioni e questo rappresenta un parametro particolarmente gradito agli istituti bancari. Siamo in sostanza una società sana e capitalizzata, due aggettivi che di questi tempi hanno un certo valore. Restano comunque le incognite di una congiuntura particolarmente difficile: l’inflazione, i rincari del carburante e la risalita dello spread a causa della crisi politica rendono incerta ogni valutazione. Per esempio: finora siamo riusciti a evitare di mettere fee sulle consegne alle farmacie, ma non sappiamo cosa accadrà quest’autunno».

Intanto ai primi di luglio la società ha completato il riassetto azionario cui è stata obbligata dall’uscita a primavera di Alliance Unichem, che deteneva una quota del 36%: Farmauniti, cooperativa di oltre 1.200 esercizi tra Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Lombardia ed Emilia Romagna, è entrata in Unifarma con una quota del 12%, mentre la parte restante è stata coperta da un aumento di capitale sottoscritto dai soci e in piccola parte da un finanziamento bancario. «È un segnale che il mondo del credito continua ad avere fiducia in noi» osserva Mana «ma consideriamo significativo anche il fatto che l’aumento di capitale abbia convinto diversi farmacisti titolari a entrare nell’azionariato. Ora i soci sono 1.100 e i clienti – tra farmacie e parafarmacie – ammontano a 2.500, ai quali assicuriamo in media tre consegne al giorno».

 

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