Unifarco, nel 2024 fatturato +10,5%: investimenti e nuova governance per la crescita

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Con un fatturato consolidato di 182,9 milioni di euro, in crescita del 10,5% sull’anno precedente, Unifarco chiude il 2024 confermando una posizione di primo piano nel mercato della salute e del benessere in farmacia. L’ebitda si attesta a 27,7 milioni di euro, a testimonianza di una redditività robusta che accompagna lo sviluppo costante del Gruppo.

Unifarco, recita una nota stampa, mantiene in particolare il secondo posto nella classifica delle vendite cumulative di cosmesi, make-up e integratori, segnando performance superiori alla media sia a valore (+6,1%) sia a volumi (+2%). Significativa anche la leadership nei prodotti dermatologici e negli alimenti dietetici, mentre nei segmenti dermocosmetico, make-up e integratori si conferma tra i primi cinque operatori (fonte NewLine).

Oltreconfine il modello di business del gruppo – fondato su una proposta integrata di prodotti e servizi ad alto contenuto scientifico – continua a raccogliere consensi: le principali filiali europee registrano crescite a doppia cifra: +21% in Spagna, +18,1% tra Francia e Belgio, +17,1% in Austria e +15,6% in Germania. Un risultato ottenuto anche grazie al consolidamento del community brand Farmacisti Preparatori e degli altri marchi proprietari già presenti sui mercati esteri.

Parallelamente alla crescita commerciale, il 2024 ha visto un impegno importante sul fronte degli investimenti, che hanno raggiunto complessivamente i 16 milioni di euro. Tra gli interventi più rilevanti, l’avvio della costruzione a Gravazze (Belluno) di un nuovo polo logistico all’avanguardia e l’ampliamento del reparto di confezionamento nella sede di Santa Giustina (stessa provincia), destinato ad aumentare capacità ed efficienza produttiva. A Villorba (Treviso) è stato inoltre aperto un nuovo auditorium per eventi formativi e incontri con i farmacisti clienti.

Particolare attenzione è stata riservata all’area Ricerca & Sviluppo, con investimenti per oltre 5 milioni di euro (2,9% dei ricavi), destinati anche a progetti condotti in collaborazione con enti scientifici di rilievo. In linea con la propria vocazione di Società Benefit, Unifarco ha inoltre ridotto dell’8,4% l’intensità delle emissioni di gas serra e aumentato dell’85% l’uso di plastica riciclata per packaging e imballaggi.

Il 2024, infine, è stato un anno di rinnovamento anche sul piano della governance. L’assemblea dei soci e il successivo Consiglio di amministrazione hanno approvato una riorganizzazione dei vertici all’insegna della continuità. Ernesto Riva, fondatore del Gruppo, lascia il cda per assumere il ruolo di presidente onorario e ambasciatore. A Luigi Corvi va la presidenza del cda, mentre Enea Borgioli, già direttore generale, assume la carica di amministratore delegato.

Nasce inoltre il nuovo Comitato esecutivo, presieduto da Massimo Slaviero (già ad), con il compito di definire le linee strategiche del gruppo con focus su innovazione, sostenibilità ed espansione internazionale. Ne fanno parte, oltre a Slaviero, anche Corvi, Baratto, Riva e lo stesso Borgioli.

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