Unifarco chiude il 2019 in crescita. E nonostante covid, fatturato in terreno positivo anche nel I semestre 2020

Filiera

Oltre 108 milioni di euro di fatturato, in crescita dell’8,4% su base annua; utile netto di 5,8 milioni di euro, pari a poco più del 6% del valore della produzione; oltre cinquemila farmacie clienti in Italia e negli altri Paesi dove il gruppo è presente. Sono i numeri chiave del consuntivo 2019 approvato sabato 27 giugno (in webconference) dall’assemblea dei soci di Unifarco, l’azienda bellunese cui fanno capo il brand Farmacisti Preparatori e il network Farmacie Specializzate.

Il bilancio è quello di un gruppo solido che cresce in quasi tutte le sue attività: come ha riferito nella sua relazione l’ amministratore delegato Massimo Slaviero, l’azienda ha venduto nell’anno passato cosmetici per 12,7 milioni di confezioni, da cui un giro d’affari di 63 milioni di euro (+7,8% sul 2018) e integratori per 5,5 milioni di pezzi, equivalenti a valori a 28,5 milioni di euro (+7,6%).

Bene anche le attività “core”, riguardanti cioè i marchi del gruppo: la linea cosmetici chiude il 2019 con un fatturato che sfiora i 50 milioni di euro (+8,6% sul 2018), con cui Unifarco si piazza al primo posto tra i brand del mercato in farmacia; segue la linea integratori, con un giro d’affari che sfiora i 30 milioni di euro (+8,4%), quindi il biomedical con 12,2 milioni a valori (+19,3%) e infine il marchio Dolomia, che con un fatturato 2019 di 6,3 milioni è l’unico a chiudere in contrazione (-4,4% sul 2018).

Sommate le attività “core”, il ricavo che ne deriva supera di poco i 98 milioni di euro, dei quali 77,5 dal solo mercato Italia (che sul 2018 cresce del 6,1%). Tra le altre attività, meritano un cenno le due reti che fanno capo a Unifarco: Unifarmacie, la catena degli esercizi di proprietà, chiude l’anno con un fatturato di 4,8 milioni di euro, per un disavanzo di 288mila euro; Farmacie Specializzate, il network degli esercizi indipendenti, dove sono stati fatti investimenti per 1,8 milioni e arriva a 610 farmacie aderenti (+6%).

Soddisfano anche i risultati di Farmacistipreparatori.it, il portale per l’e-commerce avviato due anni fa dal gruppo: al primo gennaio 2020, ha riferito Luigi Corvi, vicepresidente di Unifarco e responsabile del progetto, gli utenti iscritti erano poco più di 6mila, a maggio – con covid – sono diventati più di 10mila. Ma soprattutto, nei primi cinque mesi il sito ha registrato più di 318mila visitatori unici, per una media di 678 ordini al mese (nel 2019 erano 280): «Questo» ha osservato Corvi «vuol dire che la maggior parte dei clienti prepara l’acquisto online e poi lo finalizza in farmacia, in linea con quella che era la filosofia del nostro progetto».

E a proposito di covid, lockdown e timori per il contagio non sembrano avere pesato sulla crescita del gruppo: i dati sui primi sei mesi (aggiornati al 19 giugno) parlano di un fatturato sulle attività “core” di poco superiore ai 51 milioni di euro, in crescita del 9% sullo stesso periodo dell’anno scorso. «Nella fase dell’emergenza» ha ricordato Corvi «abbiamo elevato il livello di attenzione sulle spese, incrementato la sicurezza e lanciato cinque nuovi prodotti: un gel mani, un detergente antisettico mani e tre integratori con vitamina C e D».

Chiudono i programmi del gruppo per il 2020-2021: i nuovi lanci diminuiranno di numero, non ci saranno aumenti di prezzo, verranno lanciate promozioni che integreranno più prodotti a marchio, vedrà la luce una nuova business unit dedicata ai servizi sanitari. Il network Farmacie Specializzate, dal canto suo, si fornirà di carta fedeltà e app, così come si allargherà l’impiego della piattaforma acquisti che attualmente è utilizzata da una cinquantina di farmacie.

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