I prezzi dell’energia e dei carburanti continuano a correre (da +32,9% di maggio a +39,9% di giugno) e costringono Unico a introdurre un contributo di 50 centesimi su tutte le consegne alle farmacie socie e clienti, dpc esclusa. La novità, in vigore da lunedì 11 luglio, è annunciata da una lettera che il distributore ha diramato mercoledì scorso (6 luglio): «I recenti aumenti delle componenti energetiche» si legge «mettono a rischio la sostenibilità economica dell’intero sistema di distribuzione intermedia del farmaco». I rincari, in particolare, «hanno inciso pesantemente sia sui costi logistici dei nostri magazzini sia su quelli distributivi dei vettori» e non permettono di «mantenere l’attuale livello di servizio». Unico, tuttavia, «intende garantire le consegne con il consueto impegno» e, per tale motivo, chiede ai soci e ai clienti «partecipazione e solidarietà» in questo difficile momento «del tutto eccezionale e sicuramente transitorio».
L’allarme che arriva da Unico non è isolato. Nello stesso giorno in cui il distributore ha scritto alle sue farmacie, infatti, Federfarma Servizi ha annunciato la costituzione un’unità di crisi “interna” per affrontare il momento di forte difficoltà in cui si trova il comparto. Con gli attuali costi di carburanti ed elettricità, motiva l’associazione (che ha Unico tra i sui aderenti), le aziende della distribuzione intermedia rischiano di non poter più garantire con l’attuale continuità le forniture alle farmacie. «Negli ultimi due anni e mezzo» spiega il presidente Antonello Mirone «abbiamo lavorato incessantemente per assicurare la disponibilità di farmaci, vaccini e presidi per la pandemia, nonostante il nostro settore abbia dovuto affrontare importanti diseconomie. I recenti rincari mettono definitivamente a rischio la sostenibilità delle nostre società. Senza interventi di sostegno a breve e lungo periodo il nostro segmento sarà costretto a ridurre frequenza e rapidità delle consegne».
A differenza di altri settori, ricorda ancora Federfarma Servizi, le aziende della distribuzione intermedia non usufruiscono di alcuna agevolazione per l’acquisto del carburante. «Senza interventi urgenti» riassume il presidente «non sarà più possibile andare in farmacia e trovare tutto ciò di cui c’è bisogno». Federfarma Servizi, di conseguenza, «rinnova l’appello già presentato al Governo e alle autorità competenti a marzo di quest’anno: l’istituzione di un tavolo tecnico per introdurre immediatamente misure economiche congiunturali e strutturali in grado di salvaguardare il servizio pubblico».