Cresce di 30 milioni di euro e raggiunge i 350 milioni il piano di investimenti per il periodo 2020-2025 di Takeda Italia, che conferma l’impegno dell’azienda per la crescita sul territorio e le sinergie con il sistema sanitario. Del nuovo stanziamento, rivolto ai siti produttivi di Pisa e Rieti, 10 milioni vanno alla digitalizzazione e automazione industriale avanzata, con nuovi sistemi che rivoluzioneranno i processi produttivi aumentandone l’efficienza e migliorando la sicurezza dei lavoratori; venti milioni di euro, invece, sono dedicati alle iniziative di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (Esg), con nuove tecnologie volte a ridurre del 40% le emissioni di Co2 entro il 2025.
A dare l’annuncio Anna Maria Bencini, general manager di Takeda Italia, che il 28 marzo ha inaugurato la nuova sede di Roma insieme a Francesca Micheli, general manager di Takeda Manufacturing, che ha in capo il polo industriale di Rieti e Pisa, presenti il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’ambasciatore del Giappone in Italia Suzuki Satoshi. «Vogliamo essere un motore di crescita e un esempio di sostenibilità per il Paese» ha detto Bencini «abbiamo investito in una zona del centro di Roma in fase di sviluppo, perché crediamo che la città possa e debba crescere ancora, e vogliamo essere parte di questo cambiamento».
Centrale per Takeda anche il potenziamento del polo produttivo di Rieti e Pisa. Lo stabilimento di Rieti pienamente approvato per la produzione indirizzata verso i principali mercati mondiali contribuisce già oggi per oltre il 70% all’export di tutto il settore manufatturiero della provincia. Lazio e Toscana sono, infatti, tra le prime tre regioni italiane per export farmaceutico e rappresentano due distretti di assoluta eccellenza, con oltre 110 aziende farmaceutiche che generano un fatturato superiore ai 14 miliardi di euro e impiegano più di 25 mila dipendenti.
«Il polo industriale di Takeda è una delle più importanti realtà produttive biotech del Paese, leader nella lavorazione del plasma» commenta Francesca Micheli «la sfida che raccogliamo e facciamo nostra è quella di essere costantemente agili ed efficienti, puntando su innovazione tecnologica, sostenibilità e trasformazione digitale per dare valore, ogni giorno di più, a ogni singola donazione di plasma. Abbiamo fiducia nel futuro del settore farmaceutico italiano e continueremo ad investire in Italia per aumentare la produzione e ottimizzare la disponibilità dei farmaci».
Takeda è nata nel 1781 in Giappone ed è in Italia da oltre 40 anni. È la prima azienda farmaceutica giapponese per fatturato, la numero 11 nella classifica globale e tra le 100 aziende più sostenibili
al mondo. Un successo globale ottenuto anche grazie all’impegno e alla cooperazione delle singole filiali che operano il oltre 80 paesi nel mondo. Nel campo della ricerca, alla quale l’azienda destina il 10% del fatturato a livello globale, Takeda ha una leadership di 80 anni nel settore del plasma ed è una delle tre principali aziende al mondo con capacità che coprono l’intera catena del valore del plasma, dal donatore al paziente.